Terra Santa: 400 pellegrini tedeschi dell'Ordine del Santo Sepolcro in visita a Gerusalemme
Ha finanziato la costruzione di 44 scuole patriarcali in Terra Santa e in Giordania,
sostiene 68 parrocchie e appoggia diversi progetti : è l’impegno della Luogotenenza
tedesca dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro che da anni è vicino al patriarcato
latino di Gerusalemme con varie iniziative solidali. A ricordare l’impegno di dame
e cavalieri, si legge sul portale www.lpj.org è stato venerdì scorso il patriarca
Fouad Twal che ha accolto un gruppo di 400 pellegrini della Germania e che sabato
ha investito 25 nuovi membri della luogotenenza. L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
ha come obiettivo un maggiore coinvolgimento dei suoi membri nella pastorale e nella
vita delle loro Chiese locali e la sensibilizzazione verso il Patriarcato latino
e le sue necessità. Recarsi in Terra Santa per cavalieri e dame è un obbligo morale,
e quando vi giungono in pellegrinaggio ricevono dal patriarca latino di Gerusalemme
la conchiglia del pellegrino. Sabato a riceverla sono stati 92 membri dell’Ordine.
La Luogotenenza di Germania, che esiste da 80 anni e che è nota per la sua generosità,
conta 1.400 membri (il 17% costituito da donne, il 12% da sacerdoti). Il patriarca
Twal ha particolarmente lodato l’impegno della Luogotenenza tedesca per il Patriarcato,
soprattutto a sostegno del Seminario di Beit Jala, delle necessità socio-sanitarie
– particolarmente a Gaza – e a favore dell’istruzione. Un sostegno realizzato anche
attraverso campi estivi, attività scoutistiche, catechismo. La Luogotenenza tedesca
dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro ha contribuito anche ai lavori di restauro
e alla costruzione della chiesa di Madaba (Giordania), della nuova ala della scuola
di Rameh, dell’Università di Betlemme, della chiesa e della casa per i giovani a Rafidia,
della scuola e dell’area per i giochi a Bir Zeit. Senza dimenticare gli accordi di
gemellaggio delle parrocchie in Germania con le parrocchie di Beit Jala, Beit Sahour,
Ramallah, Aboud, Bir Zeit e Zababdeh. (T.C.)