San Gabriele. Mons. Celli alla Radio Vaticana: condividere la storia dell’uomo per
portare l'amore di Dio
Essere messaggeri di Dio, vicini all’uomo di oggi, portando Dio. E’ questa in sintesi
l’esortazione espressa da mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio
delle Comunicazioni Sociali, nell’omelia per la Festa del Patrono della Radio Vaticana,
San Gabriele Arcangelo, che ricorreva ieri. La Messa è stata celebrata sabato scorso
nella Cappella dell’Annunciazione a Palazzo Pio e seguita dalla cerimonia di conferimento
delle onorificenze che quest’anno sono state date a 4 donne, dipendenti della nostra
emittente. Il servizio di Debora Donnini:
E’ l’Angelo,
servitore e messaggero, che vede sempre il Padre faccia a faccia, la figura che mons.
Claudio Maria Celli invita a guardare. C’è bisogno di una ricca professionalità, ricorda,
ma per coloro che lavorano nella comunicazione, alla Radio Vaticana, si tratta “non
solamente di una professione”, ma di vocazione. “Siamo chiamati ad essere servitori
e messaggeri di Dio” ma per questo è necessario “un cammino personale molto più profondo”:
“Non posso essere solamente un ‘tecnico della comunicazione’. In un certo
senso, ciò che nasce dal mio cuore e si traduce con quella presenza sulle onde radiofoniche
esige che, da parte mia, ci sia sempre di più questo contemplare il volto del Padre.
Il che vuol dire quasi che il nostro lavoro, il nostro cammino professionale esige
una contemplazione più profonda, più ricca del mistero di Dio nella nostra vita”.
Il riferimento centrale dell’omelia di mons. Celli è all’ecclesiologia
che Papa Francesco invita a riscoprire, ad esempio nell’intervista alla Civiltà Cattolica
o in Brasile specialmente nel discorso ai vescovi: una Chiesa che è quasi un ospedale,
una Chiesa che “condivide”, “cammina accanto”. E l’esortazione di mons. Celli è a
fare risaltare questo dalle “nostre trasmissioni”: “come Radio del Papa”, dice, “ci
troviamo ad esprimere – e dovremo esprimere sempre di più – questa vicinanza all’uomo
di oggi”, che come non mai “sperimenta una solitudine profonda”:
“Ecco,
io credo che il nostro servizio debba essere proprio in questa linea di vicinanza
all’uomo, di camminare accanto all’uomo, di condividere la sua storia, di condividere
le sue ansie, i suoi momenti di dubbio, i suoi momenti di oscurità, essere accanto,
condividendo, ma cercando di portare questa dimensione, questa prospettiva di un amore
che ama, di un amore profondo, di un Dio che ama profondamente e appassionatamente
l’uomo”.
L’ispiratrice deve essere Maria, Lei che “ci sostiene”, “consola”
e, conclude mons. Celli, insegna ad accogliere la Parola e portarla al mondo di oggi.
Al termine della Messa, nella Sala Marconi della nostra emittente, sono state
consegnate le onorificenze. A riceverle quest’anno sono state due donne appartenenti
alla Direzione Tecnica, Laurenzia Savi e Carla Caprini, e due donne del Settore Programmi
che comprende 39 redazioni linguistiche, Juliet Genevieve Christopher della redazione
indiana e Cecilia Avolio de Malak della redazione di lingua spagnola. Durante la cerimonia,
il direttore dei Programmi, padre Andrzej Koprowski ha sottolineato come la Radio
Vaticana sia una vera radio multimediale che lavora per adattare il messaggio del
Papa, il contenuto del linguaggio cristiano, alla cultura dei diversi continenti.
“Da più di 80 anni al servizio del ministero petrino, la Radio Vaticana - afferma
padre Koprowski - è diventata un ambiente attento al suo ruolo di ‘ponte’ tra la Santa
Sede, la dimensione universale della Chiesa e le società e le Chiese particolari,
con la loro specifica cultura nei diversi continenti”. Infine il direttore generale,
padre Federico Lombardi, ha voluto salutare padre Lech Rynkiewicz, responsabile dell’Ufficio
Promozione, che oggi conclude il suo servizio presso la Radio Vaticana. Padre Lombardi
lo ha ringraziato ricordando i vari incarichi svolti negli anni, fin dal 1980, e come
sia uno dei due padri gesuiti più anziani per servizio alla Radio. In conclusione
è stato presentato il nuovo quadro della Sala Marconi, che raffigura i Papi che si
sono succeduti dalla nascita della Radio Vaticana, nel 1931, fino a Papa Francesco,
che figura in primo piano. L'artista, Daniela Longo, è autrice di diverse medaglie
e francobolli vaticani. Il dipinto sostituisce il precedente del nostro compianto
collega Irio Fantini, che sarà spostato in un'altra parte della Radio.