Grecia. In manette per omicidio esponenti di partito di estrema destra: rischio di
crisi politica
La Grecia decapita il partito nazionalista di estrema destra “Chrysi avgy” (che tradotto
significa “Alba dorata”): in un’operazione effettuata questa mattina all’alba ad Atene,
infatti, sono stati arrestati il leader 56enne Nikos Michaloliakos, che solo ieri
aveva minacciato di ritirare i “suoi” 18 deputati dal Parlamento paventando l’ipotesi
di un ritorno alle urne in una situazione già molto complicata per il Paese, il portavoce
Ilias Kasidiaris e altre 17 persone, tra cui due poliziotti. Altri 36 mandati di cattura,
inoltre, sono stati emessi dalla Corte Suprema, alcuni dei quali indirizzanti a parlamentari,
membri della formazione politica e delle forze dell’ordine. I provvedimenti sono stati
emessi nell’ambito delle indagini per l’omicidio del rapper antifascista Pablos Fyssas,
ucciso il 17 settembre scorso per mano di un militante neonazista che avrebbe confessato
di far parte dell’organizzazione. Gli arrestati sono stati condotti nel quartier generale
della polizia ateniese, con le accuse di organizzazione criminale – che secondo la
legge, se supportata da prove, consente di emettere mandati di arresto contro deputati
senza la previa autorizzazione del Parlamento – omicidio, aggressione, lesioni gravi,
ricatto e riciclaggio di denaro, che si basano su intercettazioni telefoniche in cui
sarebbero emersi collegamenti tra Alba dorata e l’assassinio di Fyssas. All’esterno
del quartier generale si sono subito riuniti un centinaio di militanti del partito
per protestare contro quanto accaduto, mentre la polizia, per evitare scontri, ha
proibito la manifestazione, prevista per oggi, dei sindacati delle forze speciali
dell’esercito. “La Grecia non corre rischi di instabilità politica in seguito agli
arresti di membri di Alba dorata”, si è affrettato a precisare il ministro delle Finanze
Stournaras, mentre il premier Samaras – dopo un incontro avuto oggi con i tre rappresentanti
della troika europea con cui ha verificato l’andamento del piano di risanamento dell’economia
ellenica – ha ricevuto i ministro della Giustizia, Athanassiou, e dell’Ordine pubblico,
Dendias, e tra poco partirà per gli Stati Uniti dove sarà ricevuto dal direttore del
Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagard. Scongiurata anche l’ipotesi di elezioni
anticipate: “Il caso è ora nelle mani della magistratura”, ha detto il premier rassicurando
sui temi della giustizia e della stabilità nazionale, ribadendo di aver informato
la troika dei fatti. (A cura di Roberta Barbi)