2013-09-28 14:30:52

Grecia. In manette per omicidio esponenti di partito di estrema destra: rischio di crisi politica


La Grecia decapita il partito nazionalista di estrema destra “Chrysi avgy” (che tradotto significa “Alba dorata”): in un’operazione effettuata questa mattina all’alba ad Atene, infatti, sono stati arrestati il leader 56enne Nikos Michaloliakos, che solo ieri aveva minacciato di ritirare i “suoi” 18 deputati dal Parlamento paventando l’ipotesi di un ritorno alle urne in una situazione già molto complicata per il Paese, il portavoce Ilias Kasidiaris e altre 17 persone, tra cui due poliziotti. Altri 36 mandati di cattura, inoltre, sono stati emessi dalla Corte Suprema, alcuni dei quali indirizzanti a parlamentari, membri della formazione politica e delle forze dell’ordine. I provvedimenti sono stati emessi nell’ambito delle indagini per l’omicidio del rapper antifascista Pablos Fyssas, ucciso il 17 settembre scorso per mano di un militante neonazista che avrebbe confessato di far parte dell’organizzazione. Gli arrestati sono stati condotti nel quartier generale della polizia ateniese, con le accuse di organizzazione criminale – che secondo la legge, se supportata da prove, consente di emettere mandati di arresto contro deputati senza la previa autorizzazione del Parlamento – omicidio, aggressione, lesioni gravi, ricatto e riciclaggio di denaro, che si basano su intercettazioni telefoniche in cui sarebbero emersi collegamenti tra Alba dorata e l’assassinio di Fyssas. All’esterno del quartier generale si sono subito riuniti un centinaio di militanti del partito per protestare contro quanto accaduto, mentre la polizia, per evitare scontri, ha proibito la manifestazione, prevista per oggi, dei sindacati delle forze speciali dell’esercito. “La Grecia non corre rischi di instabilità politica in seguito agli arresti di membri di Alba dorata”, si è affrettato a precisare il ministro delle Finanze Stournaras, mentre il premier Samaras – dopo un incontro avuto oggi con i tre rappresentanti della troika europea con cui ha verificato l’andamento del piano di risanamento dell’economia ellenica – ha ricevuto i ministro della Giustizia, Athanassiou, e dell’Ordine pubblico, Dendias, e tra poco partirà per gli Stati Uniti dove sarà ricevuto dal direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagard. Scongiurata anche l’ipotesi di elezioni anticipate: “Il caso è ora nelle mani della magistratura”, ha detto il premier rassicurando sui temi della giustizia e della stabilità nazionale, ribadendo di aver informato la troika dei fatti. (A cura di Roberta Barbi)







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