Ore cruciali per il Governo: Letta sale al Quirinale e chiede un chiarimento in sede
parlamentare
In Italia sono ore di grande fibrillazione per il Governo delle larghe intese, dopo
l’annuncio di dimissioni collettive dei parlamentari del Pdl legate alla decadenza
di Silvio Berlusconi. La giornata è stata caratterizzata da una serie di incontri
formali e informali, il più importante ieri sera al Quirinale tra il capo dello Stato
Napolitano e il premier Enrico Letta. A seguire il Consiglio dei ministri, nel corso
del quale sarà avviato il chiarimento richiesto da Letta. Servizio di Giampiero
Guadagni:
Chiarimento
definitivo in sede parlamentare all'inizio della prossima settimana con un voto di
fiducia su un documento di iniziativa governativa. E' l'ipotesi al centro dell'incontro
di questa sera al Quirinale tra Napolitano e il premier Enrico Letta, di ritorno dagli
Stati uniti dove è intervenuto all'Onu e a Wall Street per rilanciare il ruolo politico
ed economico dell'Italia, proprio nelle ore in cui a Roma il Pdl imprimeva una accelerazione
alla crisi. Un'umiliazione per il Paese, aveva detto ieri Letta, facendo eco alla
dura nota del capo dello Stato che ha definito le annunciate dimissioni di massa dei
parlamentari Pdl un fatto istituzionalmente inquietante. Oggi, intervenendo all'Università
Bocconi di Milano, Napolitano ha lamentato lo smarrimento del senso del confronto
civile. Ha sottolineato che la prassi delle elezioni anticipate è molto italiana e
ha espresso un ottimismo non ingenuo. Prima di salire al Quirinale, il premier - convinto
che ci siano ancora margini di confronto - aveva incontrato separatamente il vicepremier
e segretario del Pdl Alfano e il segretario del Pd Epifani. Il Pdl va avanti nella
sua strategia, ma non mancano le voci in disaccordo e a difesa delle larghe intese.
Alle quali il Pd sembra ormai credere poco. Ed Epifani parla di colpo da parte del
Pdl alla schiena del Paese.