Il Papa riceve il direttore dell'Opac: armi chimiche non hanno posto nel mondo
Pieno sostegno al lavoro e all’impegno umanitario dell’Organizzazione per la Proibizione
delle Armi Chimiche (Opac) e una nuova esortazione alla comunità internazionale perché
rigetti compatta questo tipo di armamenti. È quanto ha espresso Papa Francesco al
direttore generale dell’Opac, Ahmet Üzümcü, ricevuto in udienza ieri mattina in Vaticano.
Dal canto suo, riferisce un comunicato ufficiale dell’Opac, Üzümcü ha illustrato al
Papa il lavoro della struttura da lui diretta, in particolare “le attività critiche
assegnate all'Organizzazione in Siria per verificare l’eliminazione delle sue armi
chimiche”.
In sintonia con la “particolare fermezza” nella condanna delle armi
chimiche riaffermata da Papa Francesco all’Angelus del primo settembre scorso, è stato
inoltre concordato che le tali armamenti non hanno alcun posto nel mondo e che la
comunità internazionale deve continuare i propri sforzi per eliminarle e far sì che
non possano mai riemergere. È stato anche sottolineato che un passo cruciale in questi
sforzi è quello di raggiungere l'universalità della Convenzione sulle armi chimiche,
e che la scienza chimica può essere utilizzata solo per scopi pacifici al servizio
dell’umanità.
La Santa Sede intrattiene rapporti formali con l’Opac attraverso
il suo osservatore permanente, il nunzio all’Aja, l’arcivescovo André pierre Louis
Dupuy. (A cura di Alessandro De Carolis)