Cei. Mons. Crociata: lavorare per garantire stabilità nel Paese
La Conferenza episcopale italiana (Cei) chiede certezze al quadro politico italiano.
Nel presentare il comunicato finale del Consiglio episcopale permanente, il segretario
generale della Cei, mons. Mariano Crociata, ha detto che serve “lavorare per soluzioni
che garantiscano la stabilità per la coesione sociale in un momento di perdurante
crisi". Il servizio di Alessandro Guarasci:
Il lavoro, la
coesione sociale sono fondamentali in questo momento di crisi per agganciare il treno
della ripresa. E le istituzioni, la politica devono dare prova di stabilità. Il segretario
generale della Cei, mons. Crociata:
"Perché la stabilità del quadro istituzionale
- e qui non è una questione politica di parte - è il presupposto necessario per la
tenuta del Paese e per la coesione sociale in un momento di crisi perdurante che pesa
sulle famiglie e sui giovani".
Tutti i vescovi, quindi, condividono le
parole del presidente, il cardinale Bagnasco, che durante la prolusione lunedi aveva
detto che “ogni atto irresponsabile - da qualunque parte provenga - passerà al giudizio
della storia”. I vescovi condividono anche la volontà di rinnovamento che arriva da
Papa Francesco, con una sempre maggiore partecipazione degli episcopati locali alla
vita della Cei. Durante il Consiglio episcopale è stato avviato un “sereno confronto”
anche in vista di possibili modifiche allo statuto della Conferenza. Ancora monsignor
Crociata.
"L’avvio di un confronto nelle conferenze regionali dove tutti
i vescovi fin da esso possono esprimersi su tutti i temi compresi quelli riguardanti
le forme di organizzazione, di svolgimento delle stesse attività della conferenza,
non esclude, evidentemente, le questioni riguardanti le figure istituzionali della
presidenza e le modalità".
Tra gli appuntamenti futuri, la manifestazione
il 10 maggio a San Pietro davanti al Papa “La Chiesa per la scuola”, per ribadire
la parità educativa ed evitare che la scuola paritaria continui ad essere penalizzata.