2013-09-25 16:58:19

Piano nazionale contro le droghe: presenti sul mercato 280 nuove sostanze psicoattive


Il Piano nazionale contro le droghe presentato a Palazzo Chigi ha evidenziato che sono 280 le nuove sostanze psicoattive presenti sul mercato. I consumatori maggiori sono i giovani, che riescono a reperire queste sostanze molto più facilmente di prima sul web. In rete sono stati scoperti circa 700 falsi siti internet che vendono droghe camuffate dagli oggetti più disparati, dai deodoranti ai fertilizzanti. Sono le cosiddette droghe intelligenti, ma cosa sono e quali reazioni provocano? Elvira Ragosta lo ha chiesto a Riccardo De Facci, vicepresidente e responsabile della sezione dipendenze del Cnca, il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza:
R. - Sono droghe sintetiche, nella maggior parte dei casi; o droghe di estrazione naturale ma molto mirate – come funghi, allucinogeni vari che magari erano nella tradizione di alcuni popoli – che nel mondo occidentale vengono fruite sempre di più in questi negozi, o finte erboristerie. La pericolosità è che questa forma di vendita e di consumo sta rafforzando sempre di più un modello di utilizzo di queste sostanze che, nella sua criticità, perde completamente la dinamica della socializzazione. Quindi è un pericolo grandissimo.

D. – L’allarme lanciato dal Dipartimento per le politiche antidroga riguarda anche la difficoltà per gli operatori sanitari di riconoscere i sintomi di queste nuove sostanze psicoattive...

R. – Abbiamo sintomi e situazioni che non ci fanno capire realmente di cosa ci stiamo occupando, cosa sta succedendo, quale potrebbe essere la risposta di tutela sanitaria da dare. Noi abbiamo deciso di intervenire, con tutte le criticità, anche in contesti tipo concerti, rave party e situazioni di questo tipo perché molto pericolose per i giovani. Noi teniamo soprattutto alla loro salute.

D. – Poi ci sono le droghe da “stupro” reperibili anche in farmacia. Nell’ultimo anno sono stati 83 i casi di violenza sessuale verso le donne attraverso queste sostanze...

R. – Il problema non è più soltanto il consumo della sostanza ma ci sono anche una serie di fattori connessi: la violenza, la perdita di coscienza, la non lucidità... Molte persone purtroppo ci raccontano troppe volte di svegliarsi la mattina e di non ricordare assolutamente nulla di quello che è successo la sera prima.

D. – Come si possono aiutare gli operatori sanitari?

R. – La diffusione di un sistema di informazione e di scambio sui vari consumi; su quello che sta succedendo nei territori; conoscere quali sono le sostanze in circolazione affinché diventino un patrimonio di tutto il sistema sanitario, del pronto soccorso e delle dipendenze. Se noi iniziamo a scambiarci questo tipo di conoscenza – attraverso internet ed i nuovi media che ci permettono velocità incredibili – coloro che lavorano nell’ambito del “divertimento” - nel momento in cui vengono in possesso di una serie di informazioni, che spesso i giovani raccontano - devono diventare, insieme agli altri, i primi “segnalatori” di quello che sta circolando e su quali sono i pericoli.







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