Siria. Continuano gli scontri: 50 i morti. Sequestrato un giornalista spagnolo
In Siria non si fermano gli scontri tra rivoltosi e militari, nelle ultime 24 ore
sono morte circa 50 persone in varie parti del Paese. E mentre i leader del mondo
si riuniscono per la 68a assemblea generale dell'Onu a New York, l'Unicef torna a
ribadire la necessità di corridoi umanitari per proteggere i civili e soprattutto
bambini. Confermato ieri il sequestro dell’inviato speciale della testata spagnola
El Periodico, Marc Margineda. Marina Calculli:
Assad punta
il dito contro Francia e Stati Uniti che vorrebbero una risoluzione Onu che li autorizzi
ad usare la forza contro Damasco. Assieme alla Russia, anche la Cina si oppone. Pechino
stima che un attacco contro la Siria danneggerebbe pesantemente l’economia mondiale.
E mentre l’Aja fa sapere che, in base ai documenti inviati dal regime, in Siria ci
sarebbero tonnellate di gas tossici distribuiti in 50 siti diversi, il segretario
generale di Hezbollah, Nasrallah ferma le polemiche di chi sostiene che Assad stia
trasferendo armi chimiche al Partito di Dio. “E’ contrario ai principi della nostra
religione” ha detto Nasrallah, che in merito al coinvolgimento di Hezbollah in Siria,
ha affermato che il partito è pronto a discuterne, se si farà chiarezza anche su chi
dal Libano va a combattere a sostegno dei ribelli. In Siria intanto le violenze continuano.
Il bilancio delle vittime di ieri è di circa 44 morti, secondo l’osservatorio siriano
per il diritti umani. Il quotidiano spagnolo «El Periodico» inoltre, rivela che è
stato rapito il proprio inviato speciale.