2013-09-22 18:42:56

Il Papa invita alla preghiera per la pace dopo l'attentato in una chiesa in Pakistan, 81 i morti


Concludendo la visita a Cagliari, durante l’ultimo incontro con i giovani, informato del grave attentato contro una chiesa in Pakistan, il Papa ha esortato alla preghiera e a percorrere vie di pace. Papa Francesco ha invitato tutti a costruire in prima persona “un mondo migliore e di pace”:

“Oggi in Pakistan, per una scelta sbagliata, di odio, di guerra, è stato fatto un attentato e sono morte 70 persone. Questa strada non va, non serve. Soltanto la strada della pace, che costruisce un mondo migliore. Ma se non lo fate voi, se non lo fate voi, non lo farà un altro, eh? Questo è il problema, e questa è la domanda che io vi lascio: ‘Sono disposto, sono disposta a prendere una strada per costruire un mondo migliore?’. Soltanto quello. E preghiamo un Padre nostro per tutte queste persone che sono morte in questo attentato in Pakistan ...”.

E ha concluso:

“Che la Madonna ci aiuti sempre a lavorare per un mondo migliore, a prendere la strada della costruzione, la strada della pace e mai la strada della distruzione e la strada della guerra”.

Il bilancio del doppio attentato kamikaze, davanti alla chiesa anglicana di Tutti i Santi a Peshawar, si è poi aggiornato a 81 persone uccise, tra loro anche sette bambini, e circa 150 feriti. L’attacco è scattato alla fine della messa domenicale. Il governo provinciale ha stabilito tre i giorni di lutto.
Forte condanna è stata espressa dalle autorità nazionali. Per il premier Nawaz Sharif i terroristi non hanno religione. Attaccare innocenti – si legge in un suo comunicato – è contrario ai precetti dell’Islam e di tutte le religioni. Paul Bhatti, presidente dell'Alleanza pakistana delle minoranze, ha parlato di "forze straniere" dietro la strage, e ha chiesto al governo di fornire più protezione alle minoranze religiose. Davide Maggiore ha raggiunto telefonicamente il nunzio apostolico in Pakistan, mons. Edgar Peña Parra: RealAudioMP3

R. - Abbiamo appreso la triste notizia di quest’attacco ad una chiesa, la chiesa di Tutti i Santi a Peshawar. E logicamente, di fronte a questi atti, siamo veramente addolorati per il fatto che ancora una volta si verificano questi attacchi contro la nostra comunità cristiana. La chiesa non è una chiesa cattolica, ma è molto vicina alla nostra chiesa cattolica. Ma quello non indica nulla, perché sono cristiani e parte della nostra minoranza. Quindi ancora una volta verifichiamo che questa nostra Chiesa cristiana è sofferente in Pakistan.

D. - C’è un appello che vuole rivolgere a chi ci ascolta, attraverso la Radio Vaticana?

R. - Sì, mi unisco al Santo Padre che, ancora una volta, ha fatto un richiamo a pregare per la pace nel mondo. Io chiederei anche di avere uno sguardo anche verso la nostra Chiesa in Pakistan che - come tante altre - soffre ogni giorno questi problemi, questa discriminazione, questi attacchi. Credo che, come il Santo Padre ha insistito, la pace nel mondo sia oggi più che necessaria. Vediamo quello che è accaduto qui, l’attacco che è successo ieri anche in Kenya, vediamo la situazione in Siria. Insomma penso che oggi più che mai abbiamo bisogno di pregare per la pace nel mondo.







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