Cina: condanna all'ergastolo per Bo Xilai, che annuncia ricorso
In Cina è stato condannato all’ergastolo Bo Xilai, importante ex dirigente del Partito
comunista: la Corte di Jinan lo ha dichiarato colpevole di corruzione. Per altri due
reati, appropriazione indebita e abuso di potere, sono stati aggiunti alla pena 22
anni in totale. Secondo la stampa, Bo farà ricorso in appello contro il verdetto,
che lo priva anche delle proprietà – molte delle quali verranno destinate ai governi
locali – e dei diritti politici. Si interrompe dunque la carriera politica di quello
che alcuni analisti consideravano tra i potenziali leader cinesi: figlio di un ex
alto funzionario che collaborò con Mao Zedong e Deng Xiaoping, Bo si era messo in
luce guidando il partito nella città di Chongqing, dove portò avanti progetti di industrializzazione
e campagne sulla sicurezza. Ma proprio un poliziotto suo collaboratore, Wang Lijun,
all’inizio del 2012 presentò le accuse contro di lui e contro la moglie Gu Kailai,
condannata un anno fa alla pena di morte, poi sospesa e commutata in ergastolo per
l’omicidio dell’uomo d’affari britannico Neil Heywood. (D.M.)