Brasile: violenza, omicidi e suicidi, la popolazione indigena spera nell’aiuto della
Chiesa
Mons. Erwin Kräutler, vescovo della Prelatura di Xingu, nel Pará, e presidente del
Cimi, e mons. Enemesio Lazzaris, vescovo della diocesi di Balsas, a Maranhão, e presidente
della Commissione Pastorale della Terra (Cpt), hanno denunciato le speculazioni agrarie
che danneggiano i diritti degli indigeni. Diverse comunità indigene - riporta l'agenzia
Fides - sono state infatti espulse con la forza dalle terre dove vivevano per essere
occupate da imprese agricole. Un rapporto del Cimi (Consiglio indigena missionario)
afferma che, dal 2003 al 2012, vi sono stati 317 omicidi di indigeni nello Stato,
su un totale di 563 in tutto il Paese nello stesso periodo. Tra il 2000 e il 2012,
la segregazione sui bordi della strada o in minuscole riserve hanno spinto al suicidio
611 indigeni, in gran parte giovani di età compresa tra i 14 ei 25 anni, secondo i
dati del Dsei (Distretto di Sanità Indigena). Queste sono solo alcune delle drammatiche
situazioni denunciate dai vescovi. La Apib (Asociacion de los Pueblos Indígenas de
Brasil) ha indetto, tra il 30 settembre e il 5 ottobre, una mobilizzazione nazionale
per i diritti degli indigeni e il loro riconoscimento nella Costituzione. (R.P.)