2013-09-21 08:56:12

Vescovi latini del Medio Oriente: il conflitto in Siria non si risolve fornendo più armi


“L’attuale conflitto non verrà risolto con un escalation di violenza e nemmeno fornendo più armi alle due parti in conflitto, bensì attraverso il dialogo e il negoziato sotto tutela internazionale”. A ribadirlo sono i vescovi latini delle Regioni arabe (Celra) che venerdì a Roma hanno concluso la loro 50.ma Assemblea dedicata, tra l’altro, alla crisi siriana. Nel comunicato finale, pervenuto all'agenzia Sir, i vescovi esprimono “gratitudine a Papa Francesco per il suo toccante appello ad una Giornata di digiuno e di preghiera universale per la pace in Siria” e “solidarietà al popolo siriano - senza tener conto dell’appartenenza religiosa o politica - che sta soffrendo terribilmente a motivo di una guerra assurda, che ha già causato più di 100.000 vittime e milioni di feriti, sfollati e rifugiati”. Da qui la convinzione che “l’attuale conflitto non verrà risolto con un escalation di violenza e nemmeno fornendo più armi alle due parti in conflitto, bensì attraverso il dialogo e il negoziato sotto tutela internazionale”. Una situazione che, per i vescovi della Celra, richiede “una decisione rapida per porre fine ad un conflitto che dura da più di due anni e mezzo”. Nel loro comunicato i presuli ringraziano benefattori e volontari che si stanno prodigando per i profughi siriani in Giordania, Libano e Iraq e rinnovano l’appello “agli uomini di buona volontà di continuare a pregare per il Medio Oriente e di fare ogni sforzo per trovare una soluzione fattibile al conflitto siriano”. (R.P.)







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