"Uno di Noi", ieri il "Click day" per difendere la vita dal concepimento
Ieri gli internauti di tutta Europa sono stati invitati a sottoscrivere on-line la
petizione per la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità
di ogni essere umano fin dal concepimento. È il cosiddetto “Click day” per l’adesione
alla campagna europea "Uno di Noi", che è stata rilanciata da 50 siti associativi
che ospitano il banner dell’iniziativa. Marco Guerra ha intervistato la portavoce
del comitato italiano Maria Grazia Colombo:
R. – Il Click
Day, voluto dalle associazioni e movimenti che fanno parte del Comitato “Uno di Noi”,
vuole riuscire ad aumentare il numero delle firme per la petizione europea per il
diritto alla vita. Noi abbiamo già raggiunto il milione, ma non è un traguardo. Questa
raccolta e questa modalità sul web verrà utilizzata non solo in Italia, ma in tutti
i Paesi dell’Europa, sempre domenica 22, per cui la stessa giornata, per far pesare
ancora di più sul tavolo europeo questa iniziativa.
D. - Pensate che sarà
possibile aprire un confronto con i vertici dell’Ue?
R. - Il discorso del riconoscimento
dell’embrione avrà un peso maggiore, che tiene conto del numero delle firme, ma anche
della geografia delle firme. Alla fine di ottobre finiremo questa raccolta e poi inizierà
l’“avventura” nei riguardi del Parlamento europeo e delle autorità europee. Ci sono
già dei passaggi previsti per l’iniziativa, uno dei quali sarà il controllo di queste
firme, che verrà fatto a campione. E’ per questo che vogliamo arrivare almeno al milione
e 200 mila firme, per essere tranquilli. E poi ci saranno tutte le procedure alle
quali noi assisteremo, per poi arrivare ad un contradditorio e a un pronunciamento
del Parlamento europeo.
D. - Parlando ai medici cattolici, venerdì, il Papa
ha detto che “ogni bambino condannato all’aborto ha il volto del Signore”…
R.
- E’ piaciuto molto questo discorso del Papa che ha richiamato questa certezza di
un rifiuto: vedere la questione dell’aborto come un rifiuto. Vedere il volto del Signore
è una cosa grandissima, ma uno potrebbe come intenderla come solo per noi cattolici.
Ma il rifiuto umano della persona tocca la coscienza di tutti! Direi che la grandezza
di questa iniziativa, che noi crediamo andrà senz’altro a buon fine, è aver fatto
incontrare tante persone, tanti laici, che si sono guardati e, di fronte alla questione
della vita, qualche domanda se la son posta!