Nigeria: attacco di Boko Haram, oltre 140 morti. Mons. Kaigama: scoprire chi lo
finanzia
È salito a 143 vittime il bilancio dell’attacco del gruppo islamista Boko Haram nella
Nigeria settentrionale. Nelle ultime ore l'Agenzia di protezione dell'ambiente ha
recuperato altri 87 cadaveri tra quelli che erano stati abbandonati nei boschi. Le
violenze risalgono alla notte di martedì, quando diversi uomini armati con uniformi
militari hanno assaltato la città di Benisheik, nello Stato del Borno. I membri di
Boko Haram hanno bruciato un centinaio di case e di veicoli, sparando contro i residenti
mentre altri sono stati rapiti. Dal canto suo l'esercito ha affermato di aver ucciso
almeno 150 membri di Boko Haram la settimana scorsa, dopo che qualche giorno prima
erano morti in diversi attacchi 40 soldati nigeriani e altri 65 risultano dispersi.
L’azione delle milizie islamiste appare come una sfida alla dura campagna di repressione
lasciata dall’esercito nigeriano contro Boko Haram. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo
di Jos e presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria ha detto all’Agenzia
Fides che “Boko Haram non è più un fenomeno locale. Non siamo più di fronte, come
qualche anno fa, a gruppi di guerriglieri armati solo di archi e frecce, ma dobbiamo
affrontare un’organizzazione ben finanziata”. “Tra i membri di Boko Haram – sottolinea
mons. Kaigama - vi sono persone abili ad utilizzare Internet, guerriglieri ben addestrati
e gestori di un’efficace organizzazione logistica e di intelligence”. “Le nostre autorità
devono identificare da dove provengono i fondi e le armi che alimentano Boko Haram
e dove i suoi uomini vengono addestrati, in modo da fermare le loro azioni. Sfortunatamente
questo non è ancora accaduto e Boko Haram continua provocare lutti e sofferenze, imbarazzando
le autorità del nostro Paese”. “Il problema – afferma ancora il presule - è che Boko
Haram non obbedisce alle regole della guerra convenzionale, ma agisce con tattiche
di guerriglia. Questo significa che mentre l’esercito deve operare evitando di colpire
cittadini innocenti, gli uomini di Boko Haram attaccano invece luoghi affollati di
civili: mercati, scuole e luoghi di culto. Boko Haram non si fa assolutamente scrupolo
di uccidere non combattenti innocenti”.