2013-09-19 15:22:35

Voto legislativo domenica in Germania: questioni sociali in primo piano


In Germania, si prepara il voto legislativo di domenica prossima. Dopo la vittoria piena dell’Unione cristiano sociale una settimana fa nelle elezioni in Baviera, in molti prospettano un altro ampio consenso per il partito della cancelliera Angela Merkel. Un ultimo sondaggio, però, mette in dubbio che la coalizione della Merkel raggiunga la maggioranza e prospetta, tra l’altro, l’ingresso nel Bundestag del partito anti-euro Afd, (Alternativa per la Germania). Fausta Speranza ha intervistato Gian Enrico Rusconi, germanista ed editorialista de "La Stampa":RealAudioMP3

R. – Queste elezioni più di altre sono molto mediate dal sistema giornalistico. E’ chiaro che sul piano strettamente delle previsioni dei numeri, è garantita la vittoria della cancelliera, anche se qualche giornale incomincia a dire: “Ma, forse no …”, come leggevo questa mattina. Però è chiaro che – ed è il punto importante – la sua vittoria personale non vuol dire che possa fare quello che vuole. E quindi vedremo la settimana prossima, e non vorrei che dovessimo aspettare anche altre settimane …

D. – In che senso? Parla di coalizioni possibili?

R. – Sì: parlo di coalizioni possibili, che è la cosa importante. In particolare, se i liberali non ce la fanno, si apre la prospettiva di un’alleanza con la "Grande Coalizione". E qui ci sono due opinioni opposte. Una che dice: “Ma, in fondo i socialdemocratici non vedono l’ora di fare il Junior partner”, o altri che dicono: “No, adesso, questa volta, i socialdemocratici punteranno i piedi e non vorranno fare semplicemente i partner della signora Merkel”, e tireranno fuori … che cosa? Perché è qui, il punto da capire: le possibili obiezioni alla Merkel. Il fatto è che non c’è una vera opposizione alla politica interna ed esterna della Cancelliera: questa cosa è molto importante! Non è che i socialdemocratici hanno una politica diversa quando si parla del ruolo e delle competenze della Banca europea, quando si parla di Eurobond … il punto che voglio affermare è che c’è una unanimità di fatto rispetto alla posizione della Merkel. Cioè, la Germania difficilmente tornerà indietro dalla sua attuale posizione, che deve infatti alla signora Merkel che, come qualcuno ha detto, all’interno è molto disponibile, molto sorridente, molto conciliante e all’esterno dura.

D. – Parliamo di temi più dibattuti nel Paese in questa campagna elettorale?

R. – Dunque, in realtà sembra – almeno, all’inizio sembrava – che i temi fossero soprattutto interni, cioè su una maggiore perequazione sociale. Infatti, tutti sono d’accordo nel dire: “Sì, la Germania sta bene, la disoccupazione è felicemente bassa, i ragazzi, i giovani sono occupati ma ci sono milioni di persone che vengono in qualche modo non dico sottopagati, ma che non rispondono a questa immagine tutta positiva”. Nel senso che la forbice sociale si sta allargando, anche in Germania, anche se in maniera meno drammatica che altrove. Poi, c’è il discorso dell’ambiente. Poi c’è il dibattito sui diritti civili che è un po’ comune dappertutto. Ad avere più peso è il problema di una maggiore equità sociale interna. Il tema “Europa” è sempre sottinteso, contrariamente a quanto pensiamo noi, e dibattuto per interposta persona, per esempio litigando con i radicali della “Alternative für Deutschland”, che sono quelli che dicono: “Usciamo dall’Euro”, o addirittura “Facciamo un Euro-Nord e un Euro-Sud”, che comunque chiedono di rimettere in discussione quello che invece la cancelliera non vuole rimettere in discussione, il suo slogan dall’inizio: “Si salva l’Europa salvando l’Euro”.







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