Nord Irlanda: Chiese cristiane sostengono i colloqui di riconciliazione
Leader delle Chiese metodista e presbiteriana, della Chiesa d‘Irlanda e della Chiesa
cattolica sono scesi in campo insieme con una campagna di sensibilizzazione per sostenere
la ripresa dei colloqui condotti da Richard Haass per il processo di riconciliazione
nel Paese. Dopo la sanguinosa guerra civile tra unionisti e repubblicani degli anni
Settanta e Ottanta - riferisce l'agenzia Sir - nel 1988 si è arrivati agli accordi
di Belfast del 10 aprile. Nonostante i progressi di pace compiuti, ci sono ancora
nodi da chiarire. In questi giorni Haass dovrà tentare di trovare un consenso su questioni
controverse, che riguardano in modo particolare l’uso di bandiere ed emblemi sugli
edifici pubblici; la memoria del passato e la questione delle sfilate, che alcune
volte sono causa di grandi tensioni. La campagna delle Chiese è finalizzata a sostenere
i colloqui che su questi temi Haass sta avendo in questi giorni con i leader politici
e i rappresentanti delle società civile, comprese le Chiese. La campagna intitolata
“Speranza e Storia - costruzione della pace in Irlanda del Nord” invita i membri delle
Chiese a firmare una dichiarazione che dà incoraggiamento positivo a tutti coloro
che sono impegnati nel processo di riconciliazione. Tre le parole contenute nella
dichiarazione da sottoscrivere via web al sito www.hopeandhistory.com: “umiltà, guarigione
e speranza”. “Crediamo - si legge alla parola 'umiltà’ - che in tutti gli atti di
riconciliazione dobbiamo accettare umilmente la nostra parte nel modo in cui il passato
ha plasmato il presente, la nostra complicità nelle divisioni all‘interno della nostra
società e il nostro contributo al dolore che le persone hanno sperimentato. Dobbiamo
cercare il perdono per il passato e cambiare il modo in cui viviamo e parliamo nel
presente, al fine di favorire un futuro condiviso e pacifico”. La campagna ha il sostegno
del cardinale Seán Brady (Primate cattolico d‘Irlanda), del rev. Richard Clarke (Chiesa
d‘Irlanda Primate di tutta l‘Irlanda), del rev. Rob Craig (Moderatore della Chiesa
presbiteriana in Irlanda) e del rev. Heather Morris (presidente della Chiesa metodista
in Irlanda). “Le parole - dice il pastore metodista Morris - non daranno la risposta
definitiva, non ci sono parole sufficienti per compensare o coprire il dolore dei
nostri popoli. Tuttavia, come persone di fede, possiamo unirci nella preghiera e nella
speranza, nell‘impegno e nella convinzione che questi colloqui possono e devono rappresentare
un passo avanti verso questa importante realtà”. (R.P.)