2013-09-19 16:08:12

Campagna di Save the Children contro la mortalità infantile


Raccontare come si può sconfiggere la mortalità infantile. Questo il messaggio lanciato da Save the Children con l’inaugurazione del villaggio "Every One" costruito in Piazza del Popolo a Roma. La struttura itinerante farà tappa anche a Napoli, Firenze e Milano ed è il proseguimento della campagna che la onlus ha iniziato nel 2009 contro la mortalità infantile, una piaga che colpisce ogni anno 6,6 milioni di bambini in tutto il mondo. La raccolta fondi sarà destinata alla realizzazione di progetti in Etiopia, Malawi, Mozambico, Egitto e Nepal. Federica Baioni ha intervistato sull’iniziativa Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia:RealAudioMP3

R. - Ci siamo impegnati in quasi tutti i Paesi dove la mortalità infantile è più alta e quindi soprattutto la fascia sub-sahariana, l’India, il Pakistan, il Bangladesh, dove la mortalità è veramente terribile, una falcidia, una strage degli innocenti. Sono ancora 6 milioni e 600 mila i bambini che muoiono per cause - ed è questo l’incredibile! - veramente ridicole, perché lavarsi le mani e quindi non infettare l’acqua, non sviluppare dissenteria, dobbiamo considerarla una causa di morte inaccettabile, no? Come ancora il freddo: se alla nascita il bambino è coperto e prende un raffreddamento, facilmente poi sviluppa una bronchite fino ad arrivare ad una polmonite, con conseguente morte! Quindi la cosa è veramente gravissima, perché non solo dobbiamo accettare la morte di questi bambini innocenti, ma per cause che il mondo è capacissimo di risolvere! Quindi la nostra campagna si batte, affinché tutto ciò abbia un termine. Come? Soprattutto preparando personale paramedico, perché capite che il problema non è l’intervento al cuore qui, ma è la base dell’igiene; quindi personale paramedico che riesca a raggiungere anche i luoghi più remoti di questi Paesi, soprattutto le campagne, portando quei piccoli esempi e aiutando le persone a comprendere quelle piccole pratiche salvavita per tutti i bambini. Il villaggio che oggi viene inaugurato è un esempio di questi salvavita molto semplici: il sapone, la zanzariera oppure anche l’assistenza al parto con 2-3 piccoli aggeggi che vengono usati anche nelle capanne e cioè una pompetta per far partire la respirazione al neonato se non è immediatamente partita e cosi via…

D. - Un villaggio, quindi, itinerante che avrà diverse tappe nelle piazze di Italia. Cosa volete dire al pubblico che vi verrà a visitare?

R. - E’ così semplice salvare la vita di milioni di bambini, dunque facciamolo! Poi ognuno deve metterci del proprio: già solo parlare ai propri figli, far capire loro come il mondo ricco e il mondo povero, in questo momento, siano un contrasto così stridente. Dando una donazione a Save the Children o ad altre organizzazioni che si impegnano su questo tema, facendo sentire in tutti i luoghi in cui anche la politica è presente, che gli italiani sono un popolo solidale e che quindi vorrebbero aiutare ancora di più chi - ancorché l’Italia sia in un momento difficile - sta veramente molto peggio di noi!







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