Elezioni nel Kurdistan iracheno: candidati cristiani in ordine sparso
Alle imminenti elezioni per il Parlamento regionale del Kurdistan iracheno – in programma
per sabato 21 settembre – i candidati cristiani partecipano con una pluralità di liste
concorrenti. Sono riusciti solo in parte i tentativi di aggregare gli aspiranti parlamentari
cristiani in Partiti unitari. Secondo informazioni raccolte dall'agenzia Fides, il
cartello politico in cui sono confluite gran parte delle formazioni politiche ispirate
da cristiani – compreso il Partito Nazionale Assiro e il Consiglio Nazionale Caldeo
- è l'Assemblea delle organizzazioni caldee, assire e siriache, sotto la presidenza
del cristiano assiro Emmanuel Koshaba. Ad esso si aggiunge il Partito Rafdein - legato
al Movimento democratico assiro e presieduto da Yunadam Kanna – e il Partito Figlio
dei due fiumi, sotto la presidenza di Kalita Shaba. Altri canditati cristiani – soprattutto
armeni – sono presenti individualmente in altre liste. La fioritura di partiti di
impronta cristiana, pur esprimendo un vivace interesse per la sfera pubblica, appare
segnata anche dal rischio della frammentazione su base etnica che da sempre caratterizza
la partecipazione delle minoranze cristiane alla vita politica nell'Iraq post-Saddam.
Sono 2.803.000 gli iracheni chiamati alle urne per eleggere 111 rappresentanti nella
quarta legislatura regionale del Kurdistan iracheno. Il “sistema delle quote”, a tutela
delle minoranze etniche e religiose, riserva almeno 6 seggi ai cristiani (5 per caldei,
assiri e siriaci e uno per gli armeni) e altri 6 ai turkmeni. Tra le questioni che
stanno più a cuore ai rappresentanti cristiani nel Parlamento regionale del Kurdistan
iracheno c'è da sempre lo sviluppo dei servizi sociali per le città e i villaggi della
Piana di Ninive e il mantenimento degli equilibri demografici in quell'area, caratterizzata
da una forte presenza cristiana. (R.P.)