Egitto: risale la tensione. Ieri al Cairo nuove proteste degli islamisti
Egitto. Congelati i beni dei leader islamisti, mentre due militari sono morti e altri
tre sono rimasti feriti in un attacco a nordest del Cairo. E nella capitale ieri si
sono svolte manifestazioni contro l’estensione, per ulteriori due mesi dello stato
di emergenza, disposta dal governo ad interim. I sostenitori del movimento 6 aprile,
tra i protagonisti delle rivolte del 2011, si sono dati appuntamento in piazza Talaat
Harb. Anche i Fratelli musulmani hanno criticato in un documento ufficiale la decisione.
Dal Cairo, Giuseppe Acconcia:
Nei giorni scorsi
i sostenitori dell’ex presidente Mohammed Morsi si erano dati appuntamento nelle principali
fermate della metropolitana del Cairo per fermare il servizio in segno di protesta.
Ieri è stato arrestato anche il portavoce dei Fratelli musulmani Jihad al-Haddad,
insieme all’ex governatore Hasam Abu Bakr. I leader del movimento si trovavano in
un appartamento nel quartiere di Nassr City. Sono stati accusati di incitamento all’uccisione
di manifestanti. D’altra parte, prosegue il lavoro della Commissione incaricata di
riformare la Costituzione. Il comitato che deve rivedere gli articoli sui diritti
e le libertà ha annunciato di aver introdotto norme contro la discriminazione e la
tortura. In merito all’applicazione della legge islamica, il partito salafita al-Nour,
unico movimento islamista a partecipare all’Assemblea, ha chiesto che la moschea di
Al-Azhar abbia un potere di supervisione sul rispetto della sharia. Infine, è stato
aggiornato al prossimo 19 ottobre il processo contro l’ex presidente Hosni Mubarak,
accusato di aver ordinato di sparare contro i manifestanti. La magistratura ha chiesto
poi che le prossime udienze si tengano a porte chiuse e senza riprese televisive per
questioni di sicurezza.