Paura negli Stati Uniti per la strage al Navy Yard, il quartier generale della Marina
americana a Washington. Falso allarme, invece, davanti la Casa Bianca, dove un uomo
avrebbe sparato fuochi d'artificio. Il servizio di Francesca Baronio:
L’ennesima violenta
sparatoria: 13 vittime e un imprecisato numero di feriti. La strage è avvenuta ieri
mattina all'interno della Navy Yard, sede del quartier generale della Marina degli
Stati Uniti. Ad aprire il fuoco Aron Alexis, 34 anni originario del Texas, che è rimasto
ucciso nella sparatoria con la polizia. Alexis era un ex dipendente della Marina
che attualmente lavorava come contrattista, e che aveva avuto problemi con la giustizia.
Al momento non vi è nulla di ufficiale sui motivi della strage, anche se si avanzano
le prime ipotesi, legate a mancati pagamenti. In un primo momento, la Polizia pensava
che la tragedia fosse da attribuire ad un comando formato da tre persone, ma in serata
è arrivata la smentita. Le indagini sono state affidate all”Fbi e saranno condotte
dallo stesso team che indagò sulla strage della maratona di Boston. Nonostante la
metropolitana abbia continuato a funzionare, le misure di sicurezza a Washingthon
sono state imponenti, chiusi gli edifici del Senato e di Capitol Hill, una decina
di scuole della zona, così l'aeroporto della capitale. “Un gesto codardo che ha colpito
militari e civili” ha detto il presidente Obama, “sul quale sarà fatta luce”.