2013-09-17 14:34:50

Costa Concordia: rotazione conclusa. Il parroco del Giglio: evento seguito con grande partecipazione


All’Isola del Giglio si sono concluse con successo all’alba di ieri le operazioni di rotazione della Costa Concordia: la nave ora è in asse, dopo 19 ore di lavoro incessante. Soddisfazione da tutto lo staff, coordinato dal capo della protezione civile Franco Gabrielli, che alla stampa tra l’altro ha detto: “Tutto è andato secondo le previsioni. Cogliamo oggi il frutto di una perfetta collaborazione tra pubblico e privato”. Dello stesso parere don Lorenzo Pasquinotti, parroco della chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano a Giglio Porto, che ha seguito la comunità per tutti questi mesi. Gabriella Ceraso ha raccolto la sua testimonianza:RealAudioMP3

R. – Sono assolutamente d’accordo, perché questo è stato il punto di forza, cioè che non è stata la solita gestione da "carrozzone" di Stato e para-Stato; è stata una cosa che ha funzionato bene, ha coinvolto la cittadinanza, la popolazione si è sentita responsabile, informata e quindi ha seguito, è stata contenta e il risultato è questo. Quindi, il progetto di recupero non è stata "una cosa degli altri", che noi abbiamo seguito e che avremmo dovuto essere là a controllare, ma è diventata – proporzionalmente, naturalmente – una cosa anche nostra: era il nostro progetto. Ecco la gente l’ha vissuto così!

D. – Gabrielli ha anche detto: “I lavori saranno finiti quando la nave non ci sarà più, al Giglio. Molto resta da fare, ci sono ancora tanti pericoli.”…

R. – Guardi, non è caduta prima, quando era poggiata su quello spuntone, adesso che poggia su un supporto stabile, perché dovrebbe succedere? No, no … io mi sento di essere abbastanza tranquillo …

D. – Lei ha seguito la comunità anche anzi soprattutto con la preghiera, sin dall’inizio …

R. - … era l’unica cosa che potessi fare! Il fatto è che domenica era la festa del Patrono dell’Isola, per cui c’è stato un coinvolgimento del Patrono per il buon andamento, per la riuscita di questa operazione. Poi ci sono state le preghiere spontanee: anche ieri sera, quando c’è stata la Messa feriale. Siccome l’operazione non era finita, ancora abbiamo pregato; abbiamo ricordato i morti …

D. – A livello di comunità, la gente del Giglio – che è stata lodata pubblicamente anche da Gabrielli per la partecipazione e anche per la collaborazione – ha offerto aiuto anche materiale: di questo ha avuto riscontro anche lei?

R. – ... sì nel senso che c'è stata molta disponibilità. Se questi parenti, questi naufraghi tornavano sull’isola per rivedere, rivivere, venivano certo accolti; si sono creati dei rapporti, anche …

D. – Certo. Tra le altre cose che sono state dette, c’è stata la grande attenzione per l’ambiente, che in un posto come il Giglio – come ovunque – è molto importante …

R. – Ma in particolare, noi siamo Parco nazionale del Tirreno, quindi c’è un’attenzione particolare. Non è solamente la "macchietta" degli idrocarburi che si vede perché galleggia sull’acqua; c’è proprio tutta un’attenzione alla flora, alla fauna …

D. – Molti hanno criticato, hanno notato che siccome è stato un evento veramente unico, è stato vissuto a mo’ di reality per la presenza di tante televisioni dal mondo …

R. – Bè, è giusto, così! Cioè, funziona così: il mondo della comunicazione è questo!

D. – Può essere anche un modo per mettere in evidenza una sorta di monito, per dire: “Questo è accaduto …”

R. – Certo, certo: tenendo alta l’attenzione si tiene alta anche la tensione. Speriamo che rimanga come monito, che un piccolo errore, una piccola leggerezza può provocare una catastrofe incontrollabile con effetti drammatici …

Ultimo aggiornamento: 18 settembre







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