Rapporto Onu sulle armi chimiche: in Siria c'è stato un attacco su larga scala. Chiesta
una risposta decisa
Consiglio di Sicurezza riunito ieri sera a New York per esaminare il rapporto degli
ispettori dell'Onu sull'uso di armi chimiche in Siria. Al termine dei lavori la parola
al Segretario generale Ban Ki Moon per una conferenza stampa: l'attacco c'è stato,
dice, ma nessuna responsabilità è stata accertata, eppure Stati Uniti, Gran Bretagna
e Francia puntano il dito su Assad. Intanto se Damasco si dice pronta ad applicare
le direttive che verranno dal Palazzo di vetro, Mosca solleva qualche perplessità
sull’effettiva linea comune da attuare. Il servizio di Gabriella Ceraso:
Ancor prima
della conferenza stampa le parole di ban ki moon al consiglio di sicurezza trapelano
e fanno il giro attrverso i network. Ad Al goutha in Siria il 21 agosto scorso tra
le 2 e le 5 del mattino sono state usate su larga scala armi chimiche per il più grave
attacco del genere contro i civili dal 1998 quando Saddam ne usò di simili ad Halabja.
Per Ban ki moon è stato commesso un crimine di guerra: l’85% dei campioni analizzati
positivi al test per il gas sarin lo dimostra, ma le responsabilità non sono state
individuate. Inoltre le basse temperature dell’alba, ora dell'attacco, hanno favorito
la diffusione del gas letale, causando un numero di vittime totale molto alto ma impossibile
da stabilire con certezza data la "situazione di sicurezza" e "altre limitazioni".
Molte prove sarebbero state rimosse, secondo l’Onu, mentre da alcuni frammenti di
missili risulterebbero scritte in cirillico. Ora occorre reagire in modo forte e unitario
dice Ban ki moon: portare le parti al tavolo dei negoziati, convocare al più presto
la conferenza a Ginevra e soprattutto Ban chiede al Consiglio una chiara risoluzione
che permetta l’attuazione immediata del piano Usa-Russia con la minaccia di sanzioni
in caso di mancato rispetto. L’accordo può essere risolutivo, rilancia da Washington
Obama, ma Mosca frena sulle minacce al regime, impediscono, dice, il processo di pace.
Per la Francia invece nessun appello: il rapporto Onu accusa chiaramente Assad.