Indonesia: a Sumatra in migliaia in fuga per l’eruzione del vulcano Sinabung
Sono quasi 6mila gli sfollati in fuga per l'eruzione del vulcano Sinabung, nel distretto
di Karo, provincia di North Sumatra, in Indonesia. Secondo le autorità - che mantengono
alta l'allerta e monitorano l'evolversi della situazione - il numero è destinato ad
aumentare in modo esponenziale nelle prossime ore. Il monte Sinabung è alto 2400 metri
e già nell'estate 2010 aveva ripreso l'attività dopo secoli di riposo (l'ultimo episodio
risaliva al 1600), causando oltre 12mila sfollati e una densa coltre di fumo e nebbia.
Ieri mattina, alle prime luci dell'alba, il vulcano ha iniziato a eruttare con violenza
lanciando in aria rocce, lapilli e cenere, che hanno colpito i villaggi circostanti.
In migliaia hanno abbandonato le proprie abitazioni per mettersi in salvo in aree
considerate più sicure. In un primo momento il numero dei rifugiati era di 3.710;
tuttavia, secondo le stime fornite oggi dalle autorità il numero ha già toccato quota
5.956 e pare destinato ad aumentare. Per gli esperti potrebbero verificarsi altre
eruzioni dopo quella principale di ieri, non meno pericolose nella portata. Gli sfollati
provengono da sei diversi villaggi, che si trovano entro i tre chilometri di distanza
dalla sommità del vulcano. Essi sono Simacem, Bekerah, Sukameriah, Sukanalu Teran,
Sigarang-garang, e Mardinding e si trovano nel sotto-distretto di Namanteran. I soccorritori
hanno allestito un Centro di emergenza dove radunano cibo, bevande, coperte e generi
di prima necessità da distribuire agli sfollati. A causa della cenere e dei lapilli,
alcun voli diretti al principale aeroporto di North Sumatra, il Kualanamu, sono stati
dirottati in altri scali più sicuri. Molti i voli in partenza cancellati. L'arcipelago
indonesiano è formato da migliaia di isole e atolli immersi nell'Oceano Pacifico,
in un'area detta dagli scienziati come "Anello di fuoco". Essa è caratterizzata da
un'intensa attività tellurica e vulcanica, causata dalla collisione delle diverse
placche continentali. Nella memoria della gente è ancora vivo il ricordo del devastante
terremoto e del successivo tsunami che hanno colpito la regione nel dicembre 2004,
con epicentro al largo dell'isola di Aceh, causando centinaia di migliaia di vittime
in tutta l'Asia. Il 30 ottobre 2009, un altro forte sisma aveva interessato l'area
di Padang provocando circa 700 morti. Oltre 180 abitazioni erano state rase al suolo.
(R.P.)