2013-09-15 15:03:46

Si sta per chiudere l'inchiesta diocesana per la beatificazione del card. kenyano Otunga


Si chiude il 28 settembre l’inchiesta diocesana per la beatificazione del card. Maurice Otunga, primo porporato del Kenya nella storia della Chiesa. Ad annunciarlo, in questi giorni, è stato il vice-postulatore della Causa di beatificazione, padre Reginald Cruz, nel corso di una Messa commemorativa per il decimo anniversario della morte del porporato, presieduta nella Basilica minore di Nairobi dal card. John Njue, presidente dei vescovi locali. “Abbiamo raccolto migliaia di pagine di documentazione – ha spiegato padre Cruz – Tutti i documenti, chiusi e bollati con la ceralacca, secondo l’antica tradizione della Chiesa cattolica, verranno inviati alla Nunziatura apostolica che provvederà a spedirli alla Congregazione per le Cause dei Santi”. Sarà quindi questo dicastero vaticano ad esaminare il materiale e a valutarlo, prima di dare il nulla osta al processo di beatificazione. Nato nel 1923 e morto il 6 settembre 2003, figlio del capo di una tribù pagana, il card. Otunga venne battezzato nel 1935. Chiese presto di entrare in seminario, e dopo aver concluso gli studi a Roma, nel 1950venne ordinato sacerdote. Nel 1956 Pio XII lo nominò vescovo ausiliare di Kisumu: aveva soli 33 anni e divenne, così, il vescovo più giovane dell'epoca. Nel 1960 Giovanni XXIII lo nominò vescovo di Kisii, e nel 1969 fu nominato da Paolo VI arcivescovo coadiutore di Nairobi. Quattro anni più tardi, lo stesso Papa Montini lo creò cardinale, primo kenyota nella storia della Chiesa a ricevere la berretta. Nel corso della sua vita, il card. Otunga è stato presidente della Conferenza episcopale del Kenya e membro della Commissione permanente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Secam). Nella Curia romana, lavorò nelle Congregazioni per gli Istituti di vita consacrata e per l'Evangelizzazione dei popoli. Nel 1994, il porporato partecipò alla prima assemblea del Sinodo dei vescovi per l'Africa. Si ricorda in particolare il suo intervento sulla relazione tra l'evangelizzazione e la giustizia e la pace, temi poi ripresi nella seconda assemblea del Sinodo dedicata all’Africa, svoltasi nell'ottobre 2009, sotto il pontificato di Benedetto XVI. Semplice e umile, molto amato dal suo popolo, il card. Otunga, quando si ritirò, scelse una casa per poveri amministrata dalle “Piccole Sorelle dei poveri”. In occasione dell'apertura della causa di beatificazione, nel 2009, il postulatore padre Anthony Bellagamba, scomparso nel 2011, lo definì un uomo “dall'eccezionale vita di preghiera”. (I.P.)







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