Si sta per chiudere l'inchiesta diocesana per la beatificazione del card. kenyano
Otunga
Si chiude il 28 settembre l’inchiesta diocesana per la beatificazione del card. Maurice
Otunga, primo porporato del Kenya nella storia della Chiesa. Ad annunciarlo, in questi
giorni, è stato il vice-postulatore della Causa di beatificazione, padre Reginald
Cruz, nel corso di una Messa commemorativa per il decimo anniversario della morte
del porporato, presieduta nella Basilica minore di Nairobi dal card. John Njue, presidente
dei vescovi locali. “Abbiamo raccolto migliaia di pagine di documentazione – ha spiegato
padre Cruz – Tutti i documenti, chiusi e bollati con la ceralacca, secondo l’antica
tradizione della Chiesa cattolica, verranno inviati alla Nunziatura apostolica che
provvederà a spedirli alla Congregazione per le Cause dei Santi”. Sarà quindi questo
dicastero vaticano ad esaminare il materiale e a valutarlo, prima di dare il nulla
osta al processo di beatificazione. Nato nel 1923 e morto il 6 settembre 2003, figlio
del capo di una tribù pagana, il card. Otunga venne battezzato nel 1935. Chiese presto
di entrare in seminario, e dopo aver concluso gli studi a Roma, nel 1950venne ordinato
sacerdote. Nel 1956 Pio XII lo nominò vescovo ausiliare di Kisumu: aveva soli 33 anni
e divenne, così, il vescovo più giovane dell'epoca. Nel 1960 Giovanni XXIII lo nominò
vescovo di Kisii, e nel 1969 fu nominato da Paolo VI arcivescovo coadiutore di Nairobi.
Quattro anni più tardi, lo stesso Papa Montini lo creò cardinale, primo kenyota nella
storia della Chiesa a ricevere la berretta. Nel corso della sua vita, il card. Otunga
è stato presidente della Conferenza episcopale del Kenya e membro della Commissione
permanente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Secam).
Nella Curia romana, lavorò nelle Congregazioni per gli Istituti di vita consacrata
e per l'Evangelizzazione dei popoli. Nel 1994, il porporato partecipò alla prima assemblea
del Sinodo dei vescovi per l'Africa. Si ricorda in particolare il suo intervento sulla
relazione tra l'evangelizzazione e la giustizia e la pace, temi poi ripresi nella
seconda assemblea del Sinodo dedicata all’Africa, svoltasi nell'ottobre 2009, sotto
il pontificato di Benedetto XVI. Semplice e umile, molto amato dal suo popolo, il
card. Otunga, quando si ritirò, scelse una casa per poveri amministrata dalle “Piccole
Sorelle dei poveri”. In occasione dell'apertura della causa di beatificazione, nel
2009, il postulatore padre Anthony Bellagamba, scomparso nel 2011, lo definì un uomo
“dall'eccezionale vita di preghiera”. (I.P.)