Nord Irlanda. Riprendono i negoziati: iniziativa ecumenica per la pace
“Speranza e storia. Costruire la pace nell’Irlanda del Nord”: si intitola così la
campagna lanciata da cattolici, metodisti e presbiteriani di Dublino per promuovere
la fine del conflitto nel Paese. Sostenuta dalla Conferenza episcopale irlandese,
guidata dal card. Seán Brady, l’iniziativa si tiene alla vigilia di una nuova serie
di negoziati presieduta dall’ex inviato speciale degli Usa in Irlanda del Nord. Gli
incontri sono iniziati ieri e vedono, all’ordine del giorno, alcuni argomenti controversi,
come lo svolgimento delle parate e l’uso delle bandiere e dei simboli politici. Con
questa campagna, i membri delle Chiese di Dublino invitano i fedeli a “firmare una
dichiarazione che incoraggia coloro che si impegnano nel processo di pace e nel miglioramento
dei rapporti reciproci in futuro”. Incentrata su tre parole – umiltà, guarigione e
speranza – la dichiarazione sottolinea la necessità di perdonare il passato per cercare
“un futuro condiviso e pacifico”. “Crediamo – si legge ancora – che i principi cardine
del Vangelo possano contribuire molto al benessere della comunità, a prescindere dal
fatto che siamo cristiani, atei, agnostici o di altre fedi”, perché “il comandamento
di Gesù ‘Ama il prossimo tuo’ è un’idea che ci trasforma radicalmente, ci chiede di
amare i nostri nemici e di perdonare coloro che ci hanno fatto del male”. Ribadendo
la forza della speranza, i promotori della campagna esortano quindi alla costruzione
di una società pacifica non solo in quanto priva di violenza, ma perché portatrice
di “un senso comune di stabilità, benessere ed opportunità per tutti”. “Come persone
di fede – concludono cattolici, metodisti e presbiteriani – possiamo raccoglierci
in preghiera e con speranza, nell’impegno e nella convinzione che i prossimi negoziati
faranno registrare un passo in avanti verso la pace”. (I.P.)