Laos, famiglie cristiane nel mirino delle autorità
Perseguitati perché cristiani: avviene anche in Laos. AsiaNews racconta la storia
di 11 famiglie – una cinquantina di persone in tutto – cacciate dalle loro terre nel
villaggio di Nongdaeng (provincia di Bolikhamsai) il 30 agosto scorso, colpevoli di
aver abbracciato una “religione straniera” legata a “potenze occidentali” considerate
distruttive per l’unità nazionale. A queste persone, che hanno rivendicato il diritto
della libertà religiosa sancito, almeno formalmente, dalla Costituzione laotiana,
sono stati concessi tre giorni per abiurare e tornare a professare la religione tradizionale
del luogo, cioè l’animismo. Tale ultimatum, secondo la denuncia dell’Human Rights
Watch for Lao Religious Freedom, scadeva il primo settembre scorso e ora si teme che
ci siano ripercussioni anche violente contro queste famiglie. Nel Laos la presenza
cristiana è pari al 2% della popolazione locale, di cui lo 0.7% è costituita da cattolici.
(R.B.)