2013-09-14 14:00:25

Giornata del primo soccorso: primi minuti essenziali negli incidenti stradali


Si è celebrata questo sabato la “Giornata mondiale del primo soccorso”, ricorrenza che quest’anno il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dedica al tema della sicurezza stradale. Ce ne parla Davide Dionisi:RealAudioMP3

Ogni anno oltre 1,2 milioni di persone in tutto il mondo perdono la vita a causa di incidenti stradali: tra i giovani dai 15 ai 29 anni sono la prima causa di morte; nei prossimi 20 anni potrebbero diventare la quinta in tutto il mondo. Da qui, la scelta del tema “sicurezza stradale” della Croce Rossa per la Giornata mondiale del primo soccorso; una scelta che vuole sottolineare l’importanza di diffondere le conoscenze adatte per ridurre il rischio, gli effetti degli infortuni, delle malattie e per ridurre la dipendenza delle popolazioni dai servizi sanitari di emergenza. Ma la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, può diventare davvero un importante strumento anche sul fronte della prevenzione? Lo abbiamo chiesto al presidente nazionale della Croce Rossa italiana, Francesco Rocca:

R. - Decisamente sì. Non lo dice soltanto la Croce Rossa, lo dicono le statistiche sanitarie, lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità. Negli incidenti stradali, molto spesso, i primi minuti sono essenziali. Sapere cosa fare aiuta a salvare delle vite, e questa è una cosa molto importante. Quindi, decisamente sì.

D. - Secondo lei il primo soccorso potrà mai diventare una parte integrante della promozione della salute?

R. - Questa è una delle cose che noi auspichiamo. In altri Paesi, questo, sta già avvenendo con ottimi risultati. Quindi quello che noi chiediamo è che il primo soccorso possa diventare, ad esempio, parte dei percorsi scolastici nelle scuole secondarie, quanto meno per accedere alla patente di guida.

D. - A chi si rivolge il primo soccorso?

R. - Si rivolge a tutti, questa è la straordinarietà del primo soccorso. Tutti quanti, in qualsiasi momento, possono trovarsi in condizione di fare la differenza tra la vita e la morte per un proprio caro, per una qualsiasi persona che si incontra per strada che ha un malessere. Basta conoscere poche e semplici manovre per fare la differenza tra la vita e la morte. Quindi apprendere queste manovre è un dovere civico.

D. - Come fare per ottenere programmi più forti e sostenibili?

R. - Su questo serve una politica illuminata. Noi ci auguriamo che la nostra classe politica raccolga questo appello, questa domanda di salute, di benessere che viene dalla Croce Rossa e che ci sia una maggiore attenzione. Questo è l’aspetto più importante. La cultura del primo soccorso è fondamentale, perché è cultura della vita.

D. - La Giornata mondale del primo soccorso, quest’anno, è dedicata alla sicurezza stradale. Perché la scelta di questo tema?

R. - Perché sono oltre 1,2 milioni le persone che muoiono per incidente stradale ogni anno, perché per i giovani tra i 15 e i 29 anni è la prima causa di morte, perché nei prossimi anni diventerà una delle prime cinque cause di morte e perché, molto spesso, gli automobilisti non hanno questa pratica, non hanno questa cultura e quindi non sanno come comportarsi nei primi attimi dopo un incidente.







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