Corea del Nord: riavviato reattore nucleare di Yongbyon, si teme catastrofe
Fa di nuovo preoccupare la comunità internazionale, la notizia secondo la quale la
Corea del Nord avrebbe riattivato un reattore nucleare, proprio nel momento in cui
la diplomazia stava per fare passi importanti su questo tema delicato. Ce ne parla
Stefano Vecchia:
Il disarmo nucleare
della Corea del Nord, più volte promesso, non si è mai concretizzato nonostante impegni
e accordi. Incluso quello del 2007 con Stati Uniti e altri partner che prevedeva lo
smantellamento di Yongbyon in cambio di sostegno economico al regime, allentamento
delle sanzioni e aiuti alla popolazione. La reazione statunitense alla fuoriuscita
di colonne di vapore dai locali prossimi al reattore, dove si trovano macchinari attivati
dall'energia di fonte nucleare, è stata immediata e negativa. Anche perché questo
nuovo elemento di destabilizzazione emerge in giorni in cui la diplomazia di Washington
sta cercando di individuare le possibilità di far ripartire il dialogo sul nucleare
nordcoreano tra Usa, Cina, Russia, Giappone e le due Coree sospeso dal 2009. La riattivazione
dell'impianto, di soli 5 megawatt di potenza e in grado di fornire non più di sei
chilogrammi di plutonio arricchito all'anno, era stata annunciata lo scorso aprile,
in un tempo di elevata tensione tra la Corea del Nord e i suoi vicini. Inattesa la
sua attuazione in queste settimane in cui si stavano aprendo anche spiragli di dialogo
tra Pyongyang e Seul su iniziative economiche congiunte. Scontata la condanna di Washington,
mentre Mosca, che ha ammesso la possibilità di una riattivazione basandosi sui dati
in proprio possesso, ha espresso preoccupazione ricordando in modo informale che il
reattore – erede di una tecnologia obsoleta e per anni in stato di sostanziale abbandono
– potrebbe rappresentare un pericolo immediato più che il plutonio eventualmente destinato
a uso bellico prodotto al suo interno. La capitale nordcoreana Pyongyang è infatti
a una novantina di chilometri verso Sud dall'impianto, ma più vicino ancora è il confine
cinese a Nord.