Pakistan: esclusi dalla campagna di vaccinazioni contro la polio 1,5 milioni di bambini
Il Pakistan è uno dei tre Paesi al mondo, insieme ad Afghanistan e Nigeria, in cui
la poliomielite è ancora endemica: gli unici dove la campagna mondiale avviata dall’Unicef
e dall’Oms nel 1988 non ha risolto il problema. Tra le cause principali del mancato
successo - riferisce l'agenzia Fides - l’opposizione degli integralisti islamici,
convinti che le campagne anti-polio siano in realtà un pretesto per somministrare
ai bambini islamici sostanze velenose o che li renderanno sterili. In Pakistan è già
stata accertata la presenza di focolai nel nord e nel sud Waziristan, nel Punjab e
nel Sindh e, dall’inizio dell’anno, sono stati registrati 27 casi. A lanciare l’allarme
nei giorni scorsi sono state le autorità sanitarie del Paese e l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, dopo il parziale fallimento dell’ultima campagna di vaccinazione da
cui per ora sono rimasti esclusi 1,5 milioni di bambini dei 34 a cui era destinata.
58 i bambini contagiati lo scorso anno ai quali nel 2012 sono state impedite le vaccinazione
nel nord e nel sud Waziristan. La campagna è ripresa all’inizio del 2013, ma con essa
anche gli attentati dei talebani per impedirla. Quelli più recenti si sono verificati
a Kaga Wala, vicino Peshawar, dove una volontaria è morta e un’altra è stata gravemente
ferita, e a Topi, nel distretto di Swabi, dove altri due volontari hanno perso la
vita. Per contro, in Afghanistan nel 2010 i casi diagnosticati erano stati 25. La
battaglia per lo sradicamento della malattia sembrava quasi vinta, ma nel 2011 i casi
invece sono triplicati, salendo a 76 per scendere poi a 37 nel 2012. Ad accrescere
la preoccupazione delle autorità sanitarie, anche in Afghanistan, è il fatto che la
malattia si sia diffusa nelle regioni settentrionali, centrali e orientali del Paese
lontane da quelle meridionali di solito colpite, rese molto insicure dal conflitto
in corso che impedisce la regolare vaccinazione dei bambini. A introdurla nel Nordest
sembra siano stati i rifugiati e i miliziani provenienti dal vicino Pakistan. In passato
i Talebani afghani avevano ammesso le campagne di vaccinazioni, a condizione di controllare
l’operato del personale medico nei territori da loro controllati, tuttavia lo scorso
marzo l’annuale campagna è stata vietata in tutta la provincia. (R.P.)