2013-09-12 13:51:55

Confcommercio: aumentano le spese non comprimibili, rischiamo una crisi sociale


"Un aumento dell'Iva colpisce le fasce più deboli e aumenta l'area di assoluta povertà”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel commentare i dati sui consumi delle famiglie. A crescere soprattutto i prezzi delle spese incomprimibili. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Rischiamo il passaggio da una crisi economica a una crisi sociale. Per questo, l’Italia ha bisogno della stabilità politica e di una nuova stagione di riforme che parta da un calo delle tasse a una vera liberalizzazione dei servizi. Per il 2014, il Pil infatti crescere solo dello 0,5% e i consumi saranno ancora in calo dello 0,3%. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio:

"La ripresa è solo in questo momento un annuncio; le imprese e le famiglie restano ancora in attesa".

Nel 2013, poi le spese per casa, trasporti, assicurazioni e carburanti, sono costate a ogni italiano oltre 6.500 euro a fronte dei 2.700 euro che si spendevano nel 1992. Il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella:

"Quando più del 40% – in crescita di 8 punti per cento rispetto a 20 anni fa – del bilancio familiare viene destinato ad affitti, luce, acqua, gas, assicurazioni e carburanti – settori poco liberalizzati, su cui le famiglie non possono agire in temi di scelte – questo riduce fortemente il benessere.

Oramai, il reddito pro capite ha fatto un balzo indietro di 27 anni.







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