Cibo sprecato, una vergogna! 750 milioni di dollari l’anno buttati nella spazzatura
La vergogna del cibo sprecato, a fronte di 870 milioni di persone che ancora oggi
nel mondo soffrono la fame. La denuncia emerge da un nuovo Rapporto della Fao, presentato
mercoledì a Roma, sui costi non solo economici ma anche ambientali dovuti all’enorme
quantità di cibo prodotto e non consumato. Il servizio di Roberta Gisotti:
750 milioni
di dollari ogni anno buttati via: è lo spaventoso bilancio degli sprechi alimentari,
esclusa i pesci e i frutti di mare, che si stima vengano ributtati in mare al 70%
dopo essere stati catturati con la pesca a strascico. Una cifra enorme, pari al Pil
di due Paesi messi insieme come Svizzera e Turchia: 1,3 miliardi di tonnellate di
cibo commestibile vanno infatti perdute lungo la catena che va dalla produzione al
consumo finale. E se consideriamo i prodotti primari, si arriva 1,6 miliardi di tonnellate.
Tale sperpero comporta l’utilizzo senza resa di 1,4 milioni di ettari di terreno -
quasi il 30% del suolo agricolo mondiale - lo spreco di 250 metri cubi acqua pari
al lago di Ginevra, l’emissione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra, il doppio
di quelle causate dai trasporti su strada negli Stati Uniti. Ma per quanto tempo ancora
potremo permetterci l’uso insensato delle risorse del nostro pianeta? Ammonisce la
Fao che nel 2050, ai ritmi attuali, la richiesta di cibo potrà aumentare del 60%.
Dunque, una follia persistere negli sprechi. E come tacitare la coscienza di fronte
a 870 milioni di affamati che vedono il cibo a loro necessario per vivere finire nella
spazzatura? Per dare risposta a questi interrogativi, la Fao ha redatto un manuale
di 100 pagine rivolto a governi, aziende, agricoltori, e consumatori. Si chiede di
poter acquistare quantità desiderate, di regalare gli alimenti scaduti ancora commestibili,
di vendere a minor prezzo articoli imperfetti. Semplici misure, che possono ridurre
di molto gli sprechi, come sottolinea Jose Graziano da Silva, direttore generale
della Fao, al microfono del collega Rafael Belincanta:
R. – Eu creio
que o avanço mais imediato que podemos ter é uma mudança... Credo che l’avanzamento
più veloce che possiamo promuovere adesso sia quello di aggiornare le leggi contro
lo spreco. I Paesi non si sono ancora adeguati ai livelli di perdite che abbiamo oggi
globalmente, e ciò deve essere fatto. Molti prodotti sono gettati – nonostante ancora
non scaduti – nei supermercati. Per evitare questo, dobbiamo incoraggiare la creazione
delle “banche di alimenti”, come quella sviluppata nel programma "Fame Zero" in Brasile,
che ha ridotto la perdita di questi prodotti con scadenza definita.