Crisi. Letta :" L'instabilità costa cara agli italiani". Ancora scontro sulla decadenza
di Berlusconi
Torna a salire la tensione tra Pd e Pdl sul caso Berlusconi. Dopo l'intesa raggiunta
martedì sulla procedura, ieri invece non si è raggiunta l'unanimità sul calendario
dei lavori che dovrebbe seguire la Giunta del Senato. Intanto il premier Letta sottolinea:
l'instabilità politica può costare cara al Paese. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Salta la tregua
nella giunta del Senato che deve decidere sulla decadenza di Berlusconi da parlamentare.
Il Pdl chiede due settimane per chiudere la partita; Pd e Movimento 5 Stelle vogliono
il voto entro questa settimana che sancisca la decadenza di Berlusconi. E sul suo
blog Grillo invoca anche il ritorno alle urne. Sul calendario della Giunta delle elezioni
domani arriverà la proposta di mediazione del presidente Stefano, di Sel. Sul tavolo
anche il compromesso raggiunto ieri sera. Il relatore Augello ha ritirato le tre questioni
pregiudiziali presentate, proponendo di confermare la convalida dell'elezione di Berlusconi.
All'unanimità si è deciso di dare il via alla discussione generale sulla relazione,
sulla quale ci sarà un voto finale.Un compromesso che ha evitato il voto immediato
sul leader del Pdl, che avrebbe probabilmente avuto effetti immediati sul Governo
Letta. Oggi il premier, riferendo in aula al Senato sul G20 di san Pietroburgo, ha
sottolineato come l'Italia non sia più vista come un sorvegliato speciale, ma ha ammonito
sul rischio che l'instabilità politica renda inutili i sacrifici fatti.