2013-09-10 20:34:16

Padre La Manna: il Papa, tra i rifugiati come il buon samaritano, ci insegna ad essere Comunità


“E’ un giorno di gioia e di incoraggiamento per il Centro Astalli, per i rifugiati e per chi vi lavora con impegno”. Questo il commento del direttore Padre Giovanni La Manna parlando ai giornalisti, assieme al portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, al termine della visita durata circa un'ora e mezza, del Papa nel Centro di assistenza dei Gesuiti nel cuore di Roma. Grande folla anche innanzi alla Chiesa del Gesù da cui il Pontefice è uscito per far rientro in macchina in Vaticano. Ha seguito per noi l’evento Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

E’ stato un incontro di volti, di cuori, di storie in un clima di fraternità concreta quello di Papa Francesco con i rifugiati romani: con grande semplicità e senza scorta è arrivato, ha salutato quelli che erano in fila in via degli Astalli come ogni giorno per accedere a mensa, e poi è sceso tra chi pranzava, ha anche assaggiato un dolce fatto in cucina, ha visitato l’ambulatorio medico e pregato in Cappella, ma soprattutto si è soffermato con 20 rifugiati. Sono africani pakistani, afghani, una donna colombiana... C’è un ingegnere, un giocatore di calcio, un giornalista, delle famiglie, una donna con i suoi bimbi : tutti vittime di minacce, sequestri, violenze, fuggiti e ora in cerca di dignità e rispetto. "L’ascolto del Papa con ciascuno è stato profondo e attento", sottolinea padre Lombardi.

Passato nella Chiesa del Gesù, il Pontefice con una famiglia di copti egiziani ha deposto dei fiori sulla tomba di Padre Arrupe, e ha ascoltato la storia di Carol insegnante rifugiata siriana, del suo Paese, che definisce "senza futuro", dove non si può andare a scuola, né pregare, né vivere. Quindi la storia di guerra e dolore di Adam, 33 anni, sudanese del Darfur che ha visto morire gli amici attraversando il Mediterraneo e oggi chiede più diritti e integrazione vera. "Il Papa ha ribadito in questa occasione i grandi temi del suo Pontificato", sottolinea Padre Lombardi: non aver paura delle differenze, tener viva la speranza, lavorare con chi è nel bisogno. Temi che accomunano l’appuntamento a Lampedusa con questo al Centro Astalli. "Il messaggio che ci lascia è chiaro", sintetizza con grande gioia il direttore, padre Giovanni La Manna: "Non aver paura di essere comunità che si prende cura di ciascuno, contro la globalizzazione dell’indifferenza”.







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