Pakistan: i vescovi accanto a Papa Francesco per la pace in Siria
“Vegliamo e preghiamo per la pace in Siria, a fianco di Papa Francesco. Come cristiani,
che desiderano e operano per la pace, auspichiamo che non ci sia più violenza in Siria
e in ogni altra parte del mondo. Vogliamo la pace su tutta la terra”: sono le accorate
parole dei vescovi pakistani che, in un nota inviata all'agenzia Fides, si uniscono
al grido di pace del Papa, dopo aver celebrato, in tutte le chiese del Paese, la speciale
“Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria”, sabato scorso. Nel comunicato
congiunto di Conferenza episcopale e Caritas Pakistan, i vescovi esortano tutti i
cristiani in Pakistan “a continuare a digiunare e pregare per il popolo siriano, ricordando
che l’iniziativa coinvolge anche fedeli delle altre religioni”. Ieri i vescovi pakistani
hanno riletto nelle celebrazioni domenicali le parole dell’Angelus di Papa Francesco
in cui si dice “Non più guerra! La violenza non porta mai la pace: la guerra porta
altra guerra, la violenza porta ad altra violenza”. Mons. Joseph Coutts, arcivescovo
di Karachi e presidente della Conferenza episcopale, ha inviato un suo messaggio a
tutte le chiese, per sensibilizzare i fedeli, mentre padre Bonnie Mendes, membro del
Consiglio esecutivo della Caritas Pakistan, ha messo in guardia sulle “serie conseguenze
di un attacco militare”. Come riferisce a Fides padre Francis Nadeem, fra le altre
chiese, nella chiesa di San Giuseppe a Lahore si è tenuta una speciale veglia di preghiera,
con partecipanti cristiani e musulmani. Alla fine della celebrazione tutti hanno recitato
insieme la preghiera “Dio fammi strumento della tua pace”, attribuita a San Francesco
d'Assisi. “Il conflitto in corso in Siria ha portato a una delle peggiori crisi umanitarie
nel mondo. Come Caritas di tutto il mondo, estendiamo il nostro sostegno alle persone
in difficoltà”, ha detto Amjad Gulzar , direttore esecutivo della Caritas Pakistan.
(R.P.)