Egitto: proseguono i processi ai leader dei Fratelli musulmani. Ancora violenze nel
Sinai
Stato di tensione anche in Egitto, dove proseguono i processi ai leader dei Fratelli
musulmani. La guida suprema, Mohamed Badie è stata rinviata a giudizio dalla Corte
d'assise, insieme ad altri 14 alti dirigenti della confraternita, con le accuse di
omicidio volontario, incitamento alla violenza e terrorismo. Dal Cairo, ci riferisce
Giuseppe Acconcia:
Il ministero
degli Interni ha fatto sapere che saranno applicate misure detentive straordinarie
nei confronti dei leader della Fratellanza che saranno detenuti in diverse prigioni
per evitare contatti diretti. D’altra parte, continuano le violenze nel Sinai. Due
ufficiali dell'esercito egiziano sono stati uccisi e un altro ferito in un attentato
dinamitardo contro il loro blindato nei pressi di Sheikh Zouwayed. E così, le autorità
egiziane hanno deciso di tenere chiuso, per il secondo giorno consecutivo, il valico
di Rafah con la Striscia di Gaza, mentre le forze militari sono impegnate in operazioni
contro gli islamisti. Infine, l'ex candidato alle presidenziali, il diplomatico liberale
Amr Mussa è stato eletto presidente della Commissione dei 50, incaricata di riscrivere
la Costituzione, che sarà sottoposta a referendum. Nonostante le voci di una passibile
cancellazione dell’articolo 219, che prevede l’applicazione della legge islamica nel
diritto ordinario, il movimento salafita Al-Nour ha annunciato che prenderà parte
all’Assemblea. Secondo la roadmap, annunciata lo scorso luglio dal presidente Adli
Mansour, entro sei mesi, dovranno svolgersi elezioni parlamentari e presidenziali
in Egitto.