Senza distinzioni religiose o di confini, continuano ad arrivare da ogni parte del
globo le adesioni all’appello di Papa Francesco al digiuno e alla preghiera per la
pace in Siria e nel mondo. Molte, naturalmente, le voci dal Medio Oriente: i vescovi
maroniti del Libano, dopo l’incontro mensile presieduto dal card. Boutros Bechara
Rai, invitano nuovamente a cercare “il dono della pace di Dio” e ad impegnarsi a “diffonderlo”
nel mondo. E nella stessa Siria, a Damasco, è in corso una celebrazione nella moschea
degli Omayyadi, alla presenza anche di esponenti di altre fedi: a presiederla è il
Gran Muftì del Paese, che già nei giorni scorsi aveva scritto al Pontefice e che ha
invitato al digiuno i fedeli musulmani “anche in solidarietà con i fatti di Maalula”,
il villaggio cristiano già oggetto di un grave attacco. Molte le iniziative anche
in Europa: in Spagna tutti i sacerdoti sono stati invitati a includere le intenzioni
del Papa nella preghiera dei fedeli di oggi e, nella capitale Madrid, il cardinale
Antonio Maria Rouco Varela celebrerà domani sera una Messa nella cattedrale della
Almudena. In Italia, i bambini e i ragazzi dell’Azione cattolica – accompagnati dai
loro educatori – sono già giunti a Roma per rispondere all’invito del Santo Padre,
mentre la Chiesa di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino ha rilanciato l’appello alla
pace. “Confidiamo nell’aiuto di Dio, che è l’unico capace di toccare i cuori”, si
legge in una nota della diocesi, che oggi si riunirà attorno al suo vescovo, mons.
Domenico Sorrentino, nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Oltreoceano, la Conferenza
episcopale di Cuba ha invitato tutti i fedeli ad unirsi alla preghiera del Papa, mentre
la Chiesa argentina ha organizzato iniziative in tutto il Paese: le principali si
terranno a Buenos Aires nella cattedrale metropolitana e “di fronte - precisa l’arcidiocesi
- all’ulivo segno della pace nel mondo, che l’allora arcivescovo di Buenos Aires,
il cardinale Bergoglio, piantò in Plaza de Mayo assieme ai rappresentanti di tutte
le religioni e le confessioni cristiane”. (D.M.)