2013-09-07 14:17:45

Siria all'indomani del G20


di Christian Elia, inviato di PeaceReporter, esperto di Medio Oriente e Balcani, caporedattore di QCodeMag
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Siamo di fronte all'assoluta mancanza di strategia di risoluzione dei conflitti a livello internazionale. L'amministrazione statunitense è bloccata in un guado: non ha l'aggressività dell'epoca Bush ma non ha nemmeno l'alternativa. La questione è che non si capisce mai dove questa fantomatica 'linea rossa' si debba porre. Nessuna linea è stata posta a Falluja da parte dell'esercito americano o a Gaza da parte dell'esercito israeliano. Ciò vuol dire che ora il problema dell'intervento armato è solo politico, non inerente i diritti umani.
Nessun accordo sulla Siria al vertice di San Pietroburgo, nonostante un faccia a faccia Putin-Obama. Il presidente Usa insiste sulla necessità di punire Assad per l'uso di armi chimiche e incassa una dichiarazione di 11 paesi che condannano il regime e chiedono 'una risposta forte. Russia e Cina rimangono contrari all'azione militare e Putin dice che in caso di attacco sosterrà Damasco. (a cura di Antonella Palermo)







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