2013-09-07 15:23:04

Fukushima: cresce preoccupazione, Corea estende il bando su importazioni dall'area


Nonostante l’annuncio di investimenti per un valore pari a 350 milioni di euro, per risolvere la crisi nella centrale nucleare di Fukushima, e le informazioni rassicuranti rispetto alla radioattività nell’acqua di raffreddamento all’interno della centrale, cresce la preoccupazione nei partner economici del Giappone e tra i Paesi vicini per la possibile contaminazione dei prodotti importati. Secondo la Misna, oggi la Corea del Sud ha deciso di estendere il blocco all’importazione di prodotti ittici e ha accusato Tokyo di non fornire informazioni sufficienti sulla crisi in corso. La decisione è dovuta anche al crollo del consumo di pesce importato sul mercato sudcoreano nelle ultime settimane, quando è apparsa con maggiore chiarezza l’estensione della contaminazione dovuta alla fuoriuscita di acqua contaminata da alcuni serbatoi della centrale. Il nuovo bando estende e aggrava quello imposto in precedenza su decine di prodotti provenienti dalla regione di Fukushima, tra la più produttive del Paese prima del terremoto e dello tsunami che misero in ginocchio la centrale l’11 marzo 2011. Immediata la reazione di Tokyo che, attraverso il segretario di gabinetto, Yoshihide Suga, ha chiesto al governo sudcoreano di fornire “prove scientifiche” dei rischi. “Stiamo applicando un sistema di stretto controllo dei prodotti – ha detto Suga – basato su standard internazionali”. (D.M.)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVII no. 250







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