Egitto: dopo l'attentato al ministro Ibrahim, oggi nuove manifestazioni del fronte
islamico
In Egitto torna oggi in piazza il fronte musulmano a sostegno del deposto presidente
Morsi, attualmente in arresto in un luogo segreto. La manifestazione, con lo slogan
“Il popolo difende la sua rivoluzione”, avviene in un clima di alta tensione, dopo
il grave attentato di ieri ai danni del ministro dell’Interno, Mohamed Ibrahim. Dal
Cairo, ce ne parla Giuseppe Acconcia.
Uomini armati
hanno attaccato il convoglio del ministro, in via Mustafa Nahas nel quartiere di Medinat
Nassr al Cairo. Ibrahim, rimasto illeso, è apparso poco dopo alla televisione di Stato.
Il ministro ha puntato il dito contro uomini armati, provenienti dall’estero, in connessione
con gruppi locali. Ibrahim ha dichiarato anche che l’evento di ieri potrebbe segnare
«l'inizio» di una nuova ondata di terrorismo nel Paese. 21 sono le persone rimaste
ferite nell’attentato, tra cui un bambino e una donna inglese, mentre quattro veicoli
delle forze di sicurezza e altre vetture sono stati danneggiati dall'esplosione. Dal
canto loro, i Fratelli musulmani hanno immediatamente condannato l'attentato di ieri.
Mentre il leader del movimento radicale jihad islamica, Abdel Raouf Mohamed ha definito
«inaccettabile» l’attacco. Il fallito attentato coincide con la discussione sulla
riforma costituzionale che prevede la possibile esclusione dei partiti basati sulla
religione dal nuovo percorso di transizione egiziano. D’altra parte, si aggrava anche
l’insicurezza nel Sinai. Secondo fonti militari, negli ultimi giorni, le forze armate
egiziane avrebbero ucciso almeno «75 jihadisti» nella regione.