2013-09-04 14:03:29

Veglia per la pace. Mons. Negri: i potenti ripensino alle loro intenzioni


Papa Francesco ha parlato di "preghiera e digiuno" per la giornata di sabato, in risposta alle urgenze della crisi siriana. Ma qual è la portata e la potenza di queste "armi" che la Chiesa mette in campo in questa ora critica per il pianeta? Davide Pagnanelli, ha intervistato mons. Luigi Negri, sull'importanza della preghiera e del digiuno per la pace nel mondo:RealAudioMP3

R. - È il potere di Dio. Tutto il resto viene, perché se c’è la preghiera e Dio ci ascolta, ciascuno di noi può dare il suo contributo. I potenti dovrebbero almeno dare il contributo di un ripensamento e il popolo quello di una partecipazione solidale, perché non ci sono soltanto i venti di guerra, ci sono due milioni di siriani che stanno scappando e, tra questi milioni di siriani, c’è un numero impressionante di bambini.

D. - Ma perché alla preghiera si accompagna il digiuno? Che significato ha?

R. - Il digiuno aggiunge alla preghiera una particolare sottolineatura di sacrificio: dà densità esistenziale ed etica a una preghiera che altrimenti potrebbe essere un po’ verbalistica e un po’ pietistica. La preghiera è una delle cose più impegnative, ma può essere vissuta in modo del tutto astratto se non ci si sacrifica in qualche cosa. Tutte le cose, anche le più grandi, possono essere affermate, ma in modo irrelato alla vita.

D. - Moltissimi esponenti - anche di altre religioni - hanno detto di voler partecipare a questa veglia di sabato. Ma la preghiera può diventare un punto di contatto tra spiritualità differenti?

R. - Mi sembra che questa sia la dimostrazione che un gesto autenticamente cattolico rivela la sua capacità di comprendere e di valorizzare anche tutte le differenze. Mi sembra che sia stata per secoli la grande testimonianza della Chiesa. Non è una verità esclusiva, è una verità inclusiva.

D. - Qual è il significato di questa giornata per chi invece vi si accosta da non credente?

R. - È un’occasione fondamentale di ripensamento sulla propria identità di uomo, sulle esigenze che costituiscono il cuore umano, tra le quali una delle più fondamentali è certamente la pace, ma la pace non disgiunta dalla verità.

D. - Qual è invece l’aiuto che la preghiera può dare alla politica?

R. - La preghiera, al di là dell’intelligenza, al di là del cuore, fa oltrepassare i limiti angusti e deformanti dell’egoismo. E la politica, è una forma eminente di carità.







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