Laos. Abiurare la fede cristiana o partire: così le autorità a 11 famiglie convertite
Le autorità del villaggio Nongdaeng, nel distretto Borikan, Provincia di Borikhamsai,
hanno ordinato a 11 famiglie convertitesi al cristianesimo (in tutto circa 50 persone)
di abiurare la loro fede cristiana e di ritornare alla loro religione animista, pena
la cacciata dal villaggio. I rappresentanti delle famiglie - riferisce l'agenzia Fides
- sono stati convocati il 30 agosto dai funzionari civili per gli affari religiosi,
che li hanno invitati ad abbandonare “la religione di una potenza occidentale straniera,
che è distruttiva per la nazione laotiana”. Ai cristiani sono stati dati tre giorni
di tempo per adeguarsi. Domenica 1° settembre, però, le famiglie cristiane si sono
riunite in una casa per una cerimonia liturgica, ribadendo di avere pieno diritto
a praticare liberamente la propria fede, come garantito dalla Costituzione del Laos.
La conversione di queste famiglie nel villaggio di Nongdaeng è avvenuta tra aprile
e maggio 2013. Tre famiglie hanno iniziato a pregare nelle loro case e altre otto
famiglie del vicinato si sono pian piano unite a loro, abbracciando la fede cristiana.
In un appello inviato a Fides, l’Ong “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom”
chiede al governo laotiano di permettere alle persone che vivono a Nongdaeng di praticare
il culto della fede cristiana, rispettando la libertà di coscienza e di religione.
L’Ong, inoltre, invita il governo a punire i funzionari per un “ordine di abiura e
di sfratto dal villaggio” che, secondo la normativa vigente, risulta “del tutto illegale”.
(R.P.)