Mese dei Martiri in Corea. P. Lazzarotto: la Chiesa in Asia chiamata al dialogo e
alla testimonianza
Settembre è per la Corea del Sud il Mese dei martiri, lo ha proclamato l’arcidiocesi
di Seoul, con grande soddisfazione espressa dal Papa che ha auspicato che i fedeli
possano, in questa occasione, “ravvivare la fede e impegnarsi di più al compito urgente
dell’evangelizzazione”. Il tema del mese Io sono la via, la verità e la vita,
può essere uno stimolo per tutta la Chiesa asiatica, sottolinea al microfono di Gabriella
Ceraso, padre Angelo Lazzarotto, missionario del Pime che ha dedicato la
sua vita all'evangelizzazione in Cina:
R. – Questo
è il grande tema che la Chiesa intera deve proporre al mondo, e qui siamo nel continente
asiatico che è il più popoloso ma anche il meno toccato dalla verità del Vangelo,
finora, purtroppo. Questo è quindi un motivo di più per valorizzare quelle radici
cristiane che ci sono nel terreno asiatico e che possono essere una testimonianza
credibile. Il caso della Corea – la Corea del Sud – è una storia meravigliosa e l’incoraggiamento
dato da Papa Francesco potrà servire anche alle altre Chiese dell’Asia.
D.
– Quali sono le prospettive che vede oggi, per la Chiesa in Asia – aperture, criticità
…
R. – Situazioni critiche sono per la difficoltà del dialogo, per esempio,
con il grande mondo musulmano nella Malesia. In India, il fondamentalismo indù – per
motivi politici – ha creato tanti veri martiri, e questo anche in Pakistan. Però,
ci sono anche prospettive positive, io credo, specialmente in Cina.
D. – E
come giudica la nomina del nuovo segretario di Stato, mons. Parolin, che tanta parte
della sua attività ha dedicato proprio ai rapporti con la Cina e con il Vietnam?
R.
– E’ un dono anche per il mondo non cristiano in Asia, perché negli anni in cui è
stato responsabile dei rapporti con i Paesi esteri, ho sempre notato in lui una grande
attenzione, un grande rispetto e bisogno di dialogare. Per questo, ho una grande fiducia.