2013-09-02 07:47:26

La Lega Araba chiede misure Onu contro Assad che sfida Obama. Kerry: è come Hitler e Saddam


La crisi siriana si riflette nelle cancellerie mondiali. Ieri al Cairo la Lega Araba ha ribadito che Le Nazioni Unite e la Comunità internazionale sono chiamate ad assumersi le loro responsabilità. Dagli Stati Uniti, dove si attende il voto del Congresso sull’intervento armato, il Segretario di Stato John Kerry ha paragonato Assad a Hitler e Saddam, mentre il presidente siriano si è detto pronto a sostenere qualsiasi aggressione. Intanto secondo i comitati di resistenza sono 110.000 i morti da marzo 2011. Marina Calculli:RealAudioMP3

La posizione della Casa Bianca sembra sempre più isolata dopo il no all’attacco contro la Siria giunto ieri dalla Lega Araba e singolarmente dalle monarchie del Golfo: una vera sorpresa per un’America che sulla Siria aveva condiviso ogni politica proprio con i suoi principali alleati arabi. Ma Washington mantiene la linea della fermezza. John Kerry si è nuovamente scagliato contro Bashar al-Assad: “E’ come Hilter e Saddam”. Mosca però preme perché Obama condivida con il Consiglio di Sicurezza e con il mondo intero le prove che l’intelligence americana sostiene di avere in mano circa l’uso di gas da parte del regime. Il capo del Cremlino ha poi proposto ad Obama di discutere della Siria al G-20 di San Pietroburgo previsto per il 5 e il 6 settembre. Intanto Damasco esulta di fronte ad un’America che vacilla. Il premier siriano ha detto ieri che l’atteggiamento della Casa Bianca è ormai oggetto di scherno da parte di tutti. Assad invece ribadisce che la Siria è in grado di reagire ad ogni tipo di attacco. Intanto l’ultimo tragico bollettino pubblicato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani fa sapere che i morti negli ultimi due anni hanno toccato quota 110.000, mentre i rifugiati continuano a riversarsi nei paesi vicini. In Libano sono ormai ben oltre 1 milione.







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