Crisi siriana. Attesa per la decisione del Congresso Usa
Dunque il Congresso degli Stati Uniti dovrà votare una mozione sull'intervento americano
in Siria. Una decisione, che potrebbe arrivare a metà settembre e che potrebbe indebolire
il presidente Obama in caso di voto negativo. Ieri al Campidoglio decine di Congressmen
hanno ricevuto un briefing riservato da funzionari dell'Amministrazione, ma l'esito
del voto è tutt’altro che scontato. Da Washington Francesca Baronio:
Certo e’
che dopo il voto negativo del parlamento inglese e il mancato supporto della Lega
araba, la Casa Bianca si trova in una posizione assai delicata. Nonostante le nuove
rassicurazioni del segretario di stato John Kerry che ieri ha ribadito la certezza
dell’uso di armi chimiche da parte di Damasco, e ha ostentato sicurezza sul voto favorevole
del Congresso, le incognite non mancano. Secondo l’esponente dei Tea party Rand Paul
e il Congressman repubblicano Peter King, al momento i voti per un sostegno all’azione
in Siria non ci sono. Critico anche il senatore John Mc Cain convinto interventista,
che chiede molto più di un singolo raid e accusa l’amministrazione di non avere una
strategia. Ma qualche ostacolo Obama potrebbe incontrarlo anche in campo democratico
dove in molti si riservano di decidere dopo la discussione in Congresso.