Siria. Usa: abbiamo le prove dell'uso di gas. Damasco: pronti a tutto
La prospettiva di una guerra in Siria si allontana dopo il discorso che il Presidente
Usa Obama ha pronunciato sabato scorso, chiedendo l’approvazione del Congresso per
un attacco contro la Siria. Tutto resta incerto. Intanto si smarca anche la Lega Araba
e l'Onu chiede di non mettere fretta agli ispettori per il rapporto sulle armi chimiche.
Il servizio di Marina Calculli:
Se il presidente
Obama era rimasto solo, dopo lo smarcamento della Gran Bretagna, il no alla guerra
giunto oggi dalla Lega Araba e singolarmente dalle monarchie del Golfo deve essere
stata una vera e propria doccia fredda per il capo della Casa Bianca che sulla Siria
aveva condiviso ogni politica proprio con i suoi principali alleati arabi. Eppure
John Kerry ha ribadito che l’America ha prove che Asad abbia usato armi chimiche.
“E’ come Hilter e Saddam” ha detto il segretario di stato. Ma la Russia preme perché
Obama condivida con il Consiglio di Sicurezza e con il mondo intero le prove che l’intelligence
americana ha in mano. Il capo del Cremlino ha messo ancora oggi in questione l’accusa
e propone ad Obama di discutere della Siria al G-20 di San Pietroburgo previsto per
il 5 e il 6 settembre . Secondo Putin sarebbe stato folle per Asad usare armi chimiche
proprio mentre stava vincendo la guerra. Anche Damasco esulta di fronte ad un’America
che vacilla ma Asad ribadisce: siamo pronti a tutto.