2013-08-31 15:29:14

Siria. Associazioni e movimenti con il Papa: "No alle armi, spazio al negoziato"


“Il dialogo è l’unico modo per mettere fine alla violenza. C’è ancora spazio per una trattativa”. Lo stanno ripetendo a voce alta molte Associazioni, ong e Movimenti al fianco del Papa e di tutta la Chiesa, in questi giorni in cui l’intervento armato in Siria sembra diventare sempre più imminente. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

“Non è mai troppo tardi per tentare una soluzione politica anche in Siria". E’ chiaro il pensiero di Pax Christi Italia nelle parole del suo vicepresidente, Sergio Paronetto:

“Sembra che il gioco sia solo fra le grandi potenze. Dovremmo avere la capacità di rendere visibili i protagonisti, cioè i siriani, e soprattutto i siriani non violenti. Anche in Siria esistono alternative alla guerra. Quando parliamo di Pax Christi e tanti altri della forza politica della non violenza, intendiamo un’azione permanete e costante, cioè la ricerca di dialoghi, incontri, mediazione, aiuti, collegamenti”.

Anni e anni d’interventi non hanno insegnato nulla, dice il mondo dell’associazionismo?:

“Non ci si può arrendere a questa idea che un conflitto debba essere risolto con un altro conflitto, perché anche nei luoghi di disperazione si possono estrarre pietre di speranza per ricostruire ponti di pace”.

Le bombe non risolvono le crisi, ma aumentano la violenza e alimentano il terrorismo: è la voce dell’Arci al fianco di Pax Christi. Ancora Paronetto:

“Purtroppo, c’è stata l’assenza della comunità internazionale. Spesso si arriva a queste situazioni, dicendo che è ineluttabile intervenire. Ma cosa si è fatto prima?”

“No” anche ad un attacco mirato, dicono in molti. Emergency sottolinea che scegliere le armi significa colpire sempre la popolazione civile. Occorre agire in ambito Onu, ripete l’associazionismo, soprattutto accertare per questa via la verità dei fatti. Una soluzione adeguata non può ignorare la realtà mediorientale, ribadisce Pasquale Ferrara, esperto del centro internazionale del Movimento politico per l’Unità, dei Focolari:

“La giustizia è fondamentale, ma va fatta secondo i canali previsti dagli strumenti giuridici sia interni che internazionali e poi serve un processo di reale riconciliazione. Non ci può essere nessuna pace – l’abbiamo visto in Afghanistan – se non si mette in atto un processo di ricostruzione nazionale su un’idea comune di convivenza e di comunità. E’ solo questa la garanzia della durata della pace”.







All the contents on this site are copyrighted ©.