Egitto: 6 morti nelle proteste, i Fratelli musulmani annunciano disobbedienza civile
In Egitto, 6 persone sono morte e una cinquantina sono rimaste ferite durante le proteste
di ieri convocate dai Fratelli musulmani in tutto il Paese. Anche se più affollate
di quelle che le avevano precedute, le manifestazioni non hanno rappresentato il segnale
“decisivo” contro il governo, che invece era stato chiesto dagli islamisti. Davide
Maggiore:
Dal Cairo ad
Alessandria, da Mansoura a Port Said: alcune decine di migliaia di persone hanno partecipato
ai cortei iniziati dopo la preghiera di mezzogiorno. Rispetto alle scorse settimane,
i dimostranti hanno cambiato tattica di fronte al massiccio dispiegamento delle forze
dell’ordine. I raduni di massa sono stati sostituiti da manifestazioni più piccole,
una delle quali, davanti al palazzo presidenziale del Cairo, ha coinvolto circa 10
mila persone. Scontri tra i dimostranti e le forze dell’ordine, in molti casi affiancate
da abitanti del luogo, si sono verificati in tutto il Paese e a Bahna, nel Delta del
Nilo, la polizia è dovuta intervenire per liberare i Fratelli musulmani, circondati
da una folla armata di sassi e bastoni. La Fratellanza ha annunciato per i prossimi
giorni nuovi sit-in e iniziative di disobbedienza civile, ma è sempre più isolata
anche rispetto ai movimenti salafiti, che stanno prendendo le distanze dalla protesta.
Sul fronte internazionale, intanto, gli Stati Uniti hanno annunciato la nomina di
un inviato temporaneo, David Satterfield: sostituirà nel ruolo di ambasciatore Anne
Patterson, che lascia l’incarico dopo due anni.