Congo: l'Onu prova il sostegno del Rwanda ai ribelli M23
Il Rwanda ha accusato le forze governative della Repubblica Democratica del Congo
di aver sparato alcuni colpi di artiglieria contro il proprio territorio, causando
la morte di una donna e il ferimento di suo figlio. Le autorità di Kinshasa hanno
respinto le accuse rwandesi, mentre il Sottosegretario dell’Onu per le operazioni
di mantenimento della pace, Edmond Mulet, ha dichiarato di fronte al Consiglio di
Sicurezza del Palazzo di Vetro, di avere “informazioni credibili e coerenti” sul sostegno
dell’esercito rwandese ai ribelli dell’M23 nei combattimenti in corso a nord di Goma,
capoluogo del Nord-Kivu (est della Rdc). L’esercito congolese con l’appoggio della
Brigata d’Intervento dell’Onu sta conducendo da giorni un’offensiva contro l’M23.
In un comunicato inviato all'agenzia Fides il coordinamento della società civile nel
Nord Kivu ringrazia la Brigata d’Intervento dell’Onu e l’esercito nazionale per i
loro sforzi che hanno permesso di cacciare da alcune località gli uomini dell’M23.
La società civile organizzerà una veglia per i militari congolesi, i Caschi Blu e
i civili uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti di Goma da parte dei ribelli
e dell’esercito rwandese. (R.P.)