2013-08-30 14:43:58

La Caritas inglese critica i tagli alla spesa sociale del governo Cameron: causeranno altra povertà


I tagli alla spesa sociale decisi dal governo inglese rischiano paradossalmente di pesare nel lungo termine sui contribuenti britannici, perché avranno effetti recessivi su un’economia già in difficoltà. A lanciare l’allarme è la Caritas locale, Csan, in una lettera aperta alla Commissione Bilancio della Camera dei Comuni chiamata ad esaminare il provvedimento. La missiva è firmata da 13 organizzazioni caritative cattoliche impegnate nell’assistenza a bambini, famiglie e categorie svantaggiate. Tra queste il “Cardinal Hume Centre”, la “St Vincent de Paul Society” (Svp), la Caritas dell’arcidiocesi di Westminster, e la sua “Catholic Children’s Society”. In pratica il timore delle charities cattoliche inglesi è che le modifiche introdotte dal governo Cameron al sistema dei sussidi pubblici, segnatamente quelli alla casa, possano ripercuotersi negativamente sul sistema educativo e sanitario ed avere effetti recessivi sull’economia, generando altra povertà. Esse chiedono di valutare in particolare gli effetti negativi sull’infanzia e il problema del sovraffollamento delle abitazioni. La lettera cita in proposito l’esempio di Londra, dove stando alle stime più recenti, almeno 21mila unità familiari si trovano in situazioni in cui i minori sono costretti a condividere la stanza con i genitori, con conseguenze negative sulla loro salute fisica e mentale e sul loro rendimento scolastico. Conseguenze che si traducono in costi per il Servizio sanitario nazionale, il sistema scolastico e per l’economia nel suo insieme. Oltre ai costi umani della povertà – evidenzia quindi la lettera - ci sono anche i suoi costi finanziari: in altre parole, i “risparmi a breve termine creeranno maggiori costi per la società nel lungo termine” che ricadranno sui contribuenti. (A cura di Lisa Zengarini)







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