Egitto: arrestati altri 3 leader dei Fratelli Musulmani. Oggi mobilitazione generale
Stato di tensione anche in Egitto, dove le forze armate si preparano ad un nuovo venerdì
di protesta dei sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi. La mobilitazione
era stata lanciata ieri da Mohammed el Beltagi, uno dei capi dei Fratelli Musulmani,
arrestato poi nel pomeriggio dall’esercito. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Una girandola
di colpi di scena in Egitto. Ieri, infatti, Mohammed el Beltagi, uno dei leader della
Fratellanza, è stato arrestato a Giza. Con lui sono finiti in manette pure Khaled
El-Azhari, ex ministro del Lavoro, e Gamal El-Achri, alto esponente della Confraternita.
Per loro l’accusa è di incitamento alla violenza. Ieri mattina, infatti, avevano rilanciato
la protesta, chiamando alla mobilitazione per oggi – venerdì di preghiera – tutti
i sostenitori del deposto presidente. Appello che ha messo l’esercito in guardia,
facendo scattare enormi misure di sicurezza: carri armati sono stati dispiegati lungo
le principali arterie delle maggiori città del Paese, mentre è stato dato il via libera
a "squadre di vigilanza" formate da civili. L’attenzione dei militari si è, poi, concentrata
sull’emittente al Jazira-Misr, che ha rilanciato tutti gli appelli dei pro-Morsi.
Fatto, questo, che ha spinto le autorità a un nuovo monito: l'emittente "non ha la
licenza per trasmettere ed è una minaccia per la sicurezza", hanno tuonato tre ministri
del governo provvisorio. Da parte sua, il network qatariota, ha denunciato ieri che
sei suoi dipendenti, tra giornalisti, cameramen e producer, sono finiti in carcere
dal 14 agosto. Intanto a sorpresa è stata cancellata la sezione penale che si occupava
delle violenze nel corso della rivolta contro Hosni Mubarak dal gennaio 2011: era
stata istituita da Morsi, ma indagava anche nell'ambito del processo a carico dell'ex
rais.